“Rubai un phon e una bilancia per il ritiro” | Lazio, addio ad Auronzo e polemica del consigliere: divorzio UFFICIALE
Questa con ogni probabilità sarà l’ultima estate nella quale la Lazio svolgerà il ritiro estivo ad Auronzo di Cadore: i motivi della rottura.
La fine di uno storico sodalizio che dura da ben 17 anni. Questa infatti sarà con ogni probabilità, fatta eccezione per qualche retromarcia improvvisa e al momento non prevista all’orizzonte, l’ultima estate nella quale la Lazio svolgerà il ritiro nell’ormai storica sede di Auronzo di Cadore.
Alla base della decisione ci sarebbero tensioni e dissapori scaturiti da un’accoglienza non proprio ottimale che la cittadina veneta avrebbe riservato alla Lazio.
Le massime istituzioni locali non avrebbero dato molta importanza al club biancoceleste e così l’accoglienza e il rapporto con squadra, tifosi e giornalisti al seguito si sarebbe incrinato.
È questo infatti quanto emerge nel corso dell’intervista rilasciata a dotsport.it da Enrico Zandegiacomo, consigliere di minoranza ed ex vice sindaco della città.
I motivi della rottura
L’ex vice sindaco di Auronzo di Cadore Enrico Zandegiacomo spiega, dal suo punto di vista, la situazione attuale. “All’ultimo consiglio comunale ho fatto sapere che non ero contento dell’accoglienza riservata alla Lazio in occasione dell’ultima visita ad Auronzo di Cadore. Il ritiro andava fatto bene. Abbiamo creato un connubio importante. I tifosi sono anche turisti, che portano un indotto importante alla città. A luglio, grazie ai laziali, facciamo numeri importantissimi con il turismo.
“Come fa quindi il sindaco a parlare a nome di tutti e a dire che non vuole più la Lazio? Diversi commercianti criticano i suoi modi, probabilmente per questo poi ha fatto un deciso passo indietro”. Secondo quanto affermato da Enrico Zandegiacomo, il problema reale è legato ai rapporti non proprio idilliaci tra rapporti fra il sindaco e l’organizzatore del ritiro. Nessuno problema diretto dunque con la Lazio o con i suoi tifosi.
17 anni di ritiri e tanti…aneddoti
Enrico Zandegiacomo ripercorre poi alcune tappe dello storico sodalizio con la Lazio: “Tutto è cominciato 17 anni fa. Venni nominato assessore allo sport e mi diedi da fare per riuscire a portare una grande squadra in città. Il primo anno di ritiro fu complicato, rubai perfino un phon e una bilancia a mia moglie perché mancavano… Ma abbiamo sempre lavorato bene, e siamo cresciuti tanto grazie alla Lazio, potendo investire sugli impianti”.
“Se è vero che oggi non si è voluta ospitare la Lazio Femminile in ritiro? So che sono stati chiesti 3000 euro al giorno per l’utilizzo dell’impianto sportivo. Cifre altissime. Ma farò di tutto affinché questo connubio continui nel tempo e affinché i tifosi della Lazio si sentano per sempre a casa quando vengono ad Auronzo”, ha concluso il consigliere.