Mazzata Andrea Iannone, dopo il ritorno la ‘caduta’ più brutta | Il re è costretto ad abdicare di nuovo
Un peccato sia andata così dopo un inizio promettente al ritorno in MotoGP a distanza di cinque anni dall’ultima volta
Andrea Iannone è tornato in MotoGP con un inizio promettente nel primo turno di prove libere a Sepang, dimostrando di essere ancora in grado di competere a buoni livelli, nonostante un’assenza di cinque anni dalla classe regina.
Il pilota abruzzese, chiamato a sostituire Fabio Di Giannantonio, ha infatti concluso le FP1 con un incoraggiante 9° posto. Questa prestazione ha portato entusiasmo e soddisfazione all’interno del suo box, dove Iannone è apparso visibilmente contento, regalando sorrisi e segni di fiducia al team.
La sessione del mattino è stata quindi positiva per Iannone, che ha subito instaurato un buon feeling con la moto. Dopo aver terminato le FP1, il pilota ha trascorso del tempo a dialogare con i tecnici, analizzando i dati e le sue sensazioni in pista.
Uno degli aspetti su cui si è soffermato in particolare riguarda le differenze tra il sistema frenante in acciaio che utilizza nel campionato Superbike e quello in carbonio, standard in MotoGP. La frenata in carbonio, infatti, offre una risposta diversa e richiede un adattamento specifico, soprattutto in termini di sensibilità e gestione del calore, caratteristiche con cui Iannone ha dovuto ri-familiarizzare velocemente.
Le sensazioni di Iannone
Queste le parole dell’italiano: “Non riesco a essere ripetibile con i freni, a volte freno troppo, altre poco. Volevo scalare piano per non fare casini e mi sembra di avere margine. Poi alla fine quando vedo gli altri davanti non mi sembra che stacchino tanto più avanti, magari un po’ più decisi. Mi sembra che davanti la gomma sia morbida, possibile o no?”.
E ancora, le sensazioni sulle differente tipologia di frenata: “Ho spinto sempre troppo poco, avevo di più. Nel secondo giro ho provato qualcosa di più ma con i freni in carbonio, io che sono abituato all’acciaio che quando riscalda frena tantissimo. Quindi all’inizio tiro tantissimo, poi devo lasciare”.
Da 9° a… penultimo in griglia
Nel pomeriggio, un crollo verticale. Durante la pre-qualifica, le condizioni e il ritmo in pista si sono rivelati più impegnativi, portando Iannone a chiudere la sessione con il 21° tempo, una posizione lontana dai vertici ma comprensibile dato il lungo periodo di assenza. Tuttavia, il suo ritorno e il piazzamento nella top 10 della prima sessione testimoniano una base solida su cui lavorare.
L’energia e la determinazione che Iannone ha dimostrato fin dal primo giorno di rientro sono stati apprezzati non solo dal suo team ma anche dagli appassionati, che ora attendono con curiosità di vederlo in azione nelle prossime sessioni. Il pilota d’altronde ha raccontato le sue buone impressioni su questo emozionante ritorno e la voglia di riprendere confidenza con una categoria che lo ha visto protagonista per tanti anni.