Lebron James, annunciato l’addio: finalmente c’è una data certa | Tifosi in lacrime

L’incredibile annuncio del fenomeno americano dopo la brutta prestazione nell’ultima partita con la propria squadra

La stagione 2023-24 di LeBron James è iniziata con l’ennesima dimostrazione di longevità e talento, confermando il suo status di leggenda vivente dell’NBA. A 39 anni, il quattro volte MVP continua a essere il motore dei Los Angeles Lakers, combinando leadership, versatilità e momenti di puro dominio.

Sin dalle prime partite, LeBron ha mostrato un livello di competitività impressionante, gestendo con intelligenza il minutaggio e selezionando con cura le situazioni in cui impattare maggiormente il gioco.

Nonostante ciò, i Lakers hanno alternato momenti positivi a evidenti difficoltà, soprattutto sul piano offensivo. LeBron ha messo a referto numeri solidi, tra cui una media punti che si aggira intorno ai 25 a partita, accompagnata da rimbalzi, assist e giocate decisive.

Tuttavia, con il passare delle settimane, sono emerse alcune problematiche che hanno rallentato il cammino sia personale che di squadra.

Lebron, ecco i numeri con i Lakers

Le statistiche della leggenda americana sono una testimonianza della sua grandezza: viaggia intorno ai 25 punti di media a partita, con circa 8 rimbalzi e 6 assist a gara. Nonostante un leggero calo nella frequenza dei tentativi al ferro, LeBron rimane uno dei migliori realizzatori in transizione e uno dei playmaker più affidabili della lega.

Inoltre, sta mantenendo un’efficienza complessiva notevole, con percentuali dal campo vicine al 50%. Anche in difesa, dove negli ultimi anni aveva mostrato qualche segno di declino, ha ritrovato intensità, diventando un punto di riferimento nei momenti chiave delle partite. Tuttavia, la stagione non è stata priva di difficoltà. Vediamo insieme quali sono state.

Lebron, mai così male sul tiro da tre punti

Una delle problematiche più evidenti è la sua efficienza nel tiro da tre punti, che ha subito un brusco calo, culminato nella recente serie negativa di 19 errori consecutivi. Questo dato non solo rappresenta una delle peggiori strisce della sua carriera, ma sottolinea anche le difficoltà offensive di un team che spesso dipende troppo dalla sua capacità di creare opportunità dal nulla.

Non è escluso che questa fase di difficoltà possa spingerlo a riconsiderare la sua ambizione di giocare tutte e 82 le partite di questa stagione, un obiettivo ambizioso che potrebbe rivelarsi controproducente alla sua età. Che sia questo un segnale di un possibile ritiro a fine stagione? Vedremo cosa accadrà.