Insulti all’arbitro in Campionato: stavolta l’audio non serve | 5 GIORNATE DI SQUALIFICA

Guida, arbitro (Imago)
Questa volta l’audio non è servito: stangata per il giocatore, che dovrà scontare ben cinque giornate di squalifica
Il calcio torna a far discutere per un caso di insulti all’arbitro, con una sanzione esemplare che segna un punto di svolta nella lotta al rispetto in campo.
Questa volta, il protagonista della vicenda è stato punito con ben cinque giornate di squalifica, una decisione che non ha lasciato spazio a interpretazioni.
A differenza di altri episodi in cui la giustizia sportiva si è affidata all’audio per valutare la gravità delle parole pronunciate, in questo caso la squalifica è stata decisa senza bisogno di ulteriori verifiche: la scena è stata così evidente da non lasciare dubbi agli ufficiali di gara e al giudice sportivo.
Una vera e propria stangata non solo per il giocatore, ma anche per il suo club, che dovrà fare a meno di lui nel momento cruciale della stagione. Una perdita pesante che potrebbe condizionare i risultati della propria squadra nelle prossime settimane.
Ancora un caso: squalifica di 5 giornate
È giunta la decisione definitiva che ha inflitto al giocatore una squalifica di 5 giornate a causa degli insulti rivolti all’arbitro. Questo non è il primo episodio di questo genere in stagione, ma i casi sembrano aumentare progressivamente. Tuttavia, la rapidità con cui è stata emessa la squalifica sottolinea ancora una volta l’importanza di tutelare il ruolo degli arbitri nel rispetto dell’integrità del gioco.
Questa volta è stato Angel Correa a finire sotto i riflettori. L’attaccante argentino è stato sanzionato con cinque giornate di sospensione dopo aver rivolto insulti all’arbitro Cuadra Fernández durante il match contro il Getafe, giocato domenica scorsa. Correa dovrà scontare quattro turni di stop per le sue espressioni offensive nei confronti del direttore di gara, a cui si aggiunge una giornata di sospensione per il cartellino rosso diretto ricevuto a seguito di un fallo su Djené. L’arbitro, nel suo referto, ha riportato che il giocatore lo avrebbe apostrofato con le parole “Figlio di puttana, codardo” dopo aver ricevuto il cartellino rosso. Nella stessa giornata, Correa ha pubblicato un tweet di scuse indirizzato all’arbitro, ai compagni e ai tifosi, ma questo non ha influenzato la decisione della commissione disciplinare.

Quali partite salterà?
La squalifica è valida per tutte le competizioni nazionali, il che significa che Correa dovrà saltare non solo le prossime quattro partite di Liga (contro Barcellona, Espanyol, Siviglia e Valladolid), ma anche la semifinale di ritorno della Copa del Rey contro il Barcellona, prevista per il 2 aprile.
La squalifica avrà ripercussioni significative non solo sull’attaccante, ma anche sul club e sull’allenatore, Diego Simeone. L’attaccante argentino, che finora ha messo a segno 3 gol e fornito un assist in 25 partite stagionali, rappresenta una risorsa fondamentale per la squadra, e la sua assenza potrebbe rivelarsi un ostacolo importante per le ambizioni della squadra.