Ha mentito sulla sua identità: è più vecchio di 5 anni | Squalifica per il calciatore fino al 2028

Olympiastadion Berlino (GDM)
Incredibile quello che è successo: calciatore mente sulla sua identità “togliendosi” 5 anni, squalificato fino al 2028
Un clamoroso scandalo ha scosso il mondo del calcio internazionale. Un calciatore, finora considerato più giovane di 5 anni rispetto alla sua reale età, è stato squalificato per aver mentito sulla sua identità.
La verità è emersa dopo indagini approfondite: la sua vera età è stata confermata attraverso un’indagine che ha coinvolto verifiche sui documenti e un test anagrafico.
L’impatto di questa squalifica potrebbe essere devastante per la carriera dell’atleta, che dovrà affrontare una lunga pausa forzata.
Il caso di questo calciatore solleva dubbi sulla gestione delle identità nel calcio. Inoltre potrebbe anche segnare l’inizio di una serie di revisioni nei protocolli di selezione e verifica delle età degli atleti a livello mondiale.
Scandalo nel calcio, falsifica la sua identità e viene squalificato
L’episodio ha destato incredulità nel mondo sportivo. La falsificazione della propria età non è un fatto raro, ma quando riguarda atleti di alto livello, le conseguenze possono essere devastanti. La sua squalifica, che lo terrà lontano dai campi fino al 2028, è stata decretata da una commissione disciplinare che ha preso in considerazione non solo la falsificazione della sua età, ma anche il danno che tale inganno ha causato all’integrità del calcio professionistico.
Il caso ha inoltre portato alla luce lacune nei sistemi di verifica utilizzati dai club e dalle federazioni, che ora potrebbero essere più rigidi nel controllo dell’identità dei giocatori. La vicenda ha anche alimentato un dibattito sulle pressioni che i giovani atleti subiscono per rispondere a determinati standard fisici e di età, spingendoli talvolta a falsificare la loro identità.

Scandalo nel calcio sudamericano, un calciatore falsifica la sua identità
Clamoroso scandalo nella massima serie Boliviana, un calciatore dell’Aurora, squadra di alta classifica, ha mentito sulla sua identità. Il giocatore in questione è Gabriel Montaño Moizan, o meglio, questo è il nome con il quale è conosciuto. Infatti, come riportato da Fanpage.it, dopo un indagine è stato scoperto che in realtà il suo vero nome è Diego Hernan Montaño Moizan e ha 25 anni, non 20 come indicato sul documento d’identità falso.
Sempre come riporta Fanpage.it, la Corte Disciplinare della Federazione calcistica boliviana ha deciso in una serie di sanzioni e squalifiche. La prima riguarda il ragazzo stesso, che non potrà giocare per due anni. Anche la squadra viene penalizzata, infatti gli verranno detratti 33 punti per la stagione 2025. Inoltre il tribunale ha anche sospeso per tre anni due dirigenti, Jaime Cornejo e Ivon Sandra Valencia. Una situazione surreale che si è risolta nel peggiore dei modi per il club e per il calciatore.