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Fonseca come Trump: attinge ancora dalla Nazionale USA | Pulisic è felicissimo

Fonseca come Trump: preso ancora dalla nazionale USA | Provvedimento ufficiale, Pulisic è felicissimo

Paulo Fonseca, allenatore Milan (imago)

La bandiera a stelle e strisce sembra portare fortuna al Milan di Fonseca. La decisione dell’allenatore portoghese è ormai irremovibile

Il Milan di Fonseca, ormai, è una squadra capace di sorprendere. Dopo l’anonima prestazione nella gara contro il Monza le aspettative per il match di Champions League contro il Real Madrid erano davvero basse.

Si pensava che la squadra di Ancelotti, al ritorno in campo dopo la clamorosa sconfitta contro il Barcellona, e dopo l’indignazione per il Pallone d’Oro non assegnato a Vinicius, avrebbe reso il Milan una vittima sacrificale. Ma così non è stato. La sontuosa gara dei rossoneri ha fatto ricredere tutti, come dopo la vittoria nel derby contro l’Inter.

Fonseca, con la sua calma, sembra essere riuscito a prendere le redini dello spogliatoio giornata dopo giornata. Il suo coraggio nelle scelte gli ha conferito quella legittimità di cui l’autorità della sua figura necessitava poter comunicare la sua idea di calcio nella maniera più funzionale possibile.

E ora il Milan sembra poter aprire un nuovo capitolo della sua storia, magari con un Leao ritrovato e meglio contestualizzato dentro la struttura disegnata dall’allenatore portoghese

L’esperimento Musah e gli effetti su tutto il Milan

A dare una svolta tattica alla stagione dei rossoneri potrebbe essere stata la scelta di schierare Musah come esterno di destra nel consueto 4-2-3-1. Una scelta dettata dalla necessità di tamponare le incursioni di Vinicius e di non isolare Emerson Royal contro il suo connazionale ma che, al contempo, ha portato benefici a tutto il sistema di gioco rossonero.

A giovarne, infatti, è stata tutta la squadra. L’applicazione difensiva di Musah sulla fascia destra ha permesso a Leao e Theo Hernandez di gravitare in spazi di campo più ampi e più consoni alle loro caratteristiche. Il tutto consentendo all’attaccante portoghese di fare qualche corsa in meno all’indietro.

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Yunus Musah, centrocampista Milan (imago)

Pochettino e Saelemakers come ispirazione per Fonseca

Per Musah questa posizione non è una novità, e Christian Pulisic lo sa bene. Mauricio Pochettino, infatti, è solito schierare l’ex centrocampista del Valencia proprio in quella posizione durante le partite della nazionale statunitense.

Ma un Musah così non potrà che risvegliare bei ricordi nei tifosi del Milan. Il suo ruolo di esterno a tutta fascia non può non far tornare alla memoria l’importanza delle corse all’indietro Saelemakers nel Milan che riuscì a vincere lo scudetto. Anche in quel caso a giovarne fu Leao, chissà che il finale di stagione non sia lo stesso anche per il Milan di Fonseca.