“Fogne vuote anche questa settimana” | Spalletti durissimo sui social con Haaland in tribuna: cos’è successo
Il duello in Champions League fra Haaland e Acerbi ha tirato in ballo anche l’allenatore dell’Italia Luciano Spalletti
Un piccolo siparietto a fine partita che ha sorpreso tutti. Un colpo di scena all’insegna della spensieratezza dopo il secondo tentativo andato a vuoto nella finale di due edizioni fa.
Al termine della partita tra Manchester City e Inter, valida per prima giornata della nuova Champions League, Erling Haaland ha stupito tutti con un gesto ironico rivolto a Francesco Acerbi.
Dopo il fischio finale della sfida terminata 0-0, il centravanti norvegese si è diretto verso il difensore dell’Inter, suo avversario diretto nel corso di tutti i 90 minuti, per scambiare qualche battuta e parola extra campo.
Il simpatico e breve momento tra i due si è concluso con una risata e un grande abbraccio, segno di rispetto reciproco nonostante la battaglia in campo durata per tutto l’incontro fra le due squadre.
Il retroscena del siparietto
Stando a varie fonti e differenti interpretazioni, il ‘due’ (segno fatto con le mani) di Acerbi ad Haaland potrebbe avere un doppia significato molto divertente.
Non è chiaro infatti il labiale del difensore italiano, il quale potrebbe aver detto qualcosa riferendosi alla maglia indossata dal norvegese. ‘Ne ho già due‘ oppure ‘Ne voglio due‘, sono le principali ipotesi del buffo scambio di battute fra i due. Ciò è solo conseguenza della stretta marcatura dell’ex Sassuolo nei confronti di Haaland.
Il commento di Spalletti
Era intervenuto nel pre partita Marotta, dirigente dell’Inter, ricordando un aneddoto (ai tempo della Juventus) nel quale gli fu suggerito di acquistare Haaland nel 2017. Il norvegese venne anche in Italia a guardare la partita fra Juventus e Inter e, sulla panchina dei nerazzurri, c’era proprio Luciano Spalletti.
Dopo l’incontro terminato 0-0, l’attuale CT dell’Italia scrisse sui social: “Vedo molti dispiaciuti per questa prima sconfitta che tarda ad arrivare, come se pensassero che sia un incantesimo da spezzare, sappiamo però che per adesso la fiaba è un’altra, è quella in cui sono i gufi a diventare colombe. Grande prova e fogne vuote anche questa settimana”. Il commento fu rimosso dopo poco e da quel momento in poi la sua Inter non mantenne il primo posto in classifica, quell’anno finì addirittura quarta.