Fantallenatori di Morata disperati: il verdetto è al limite del drammatico | Addio ai suoi bonus
Da ora in poi Alvaro Morata potrebbe portare meno bonus al Fantacalcio e meno reti al suo Milan: ecco la motivazione
Non è stato un avvio facile di stagione per il nuovo Milan di Paulo Fonseca, chiamato in estate per raccogliere l’eredità, non banale, di Stefano Pioli (ora all’Al-Nassr di Cristiano Ronaldo), semifinalista di Champions League nel 2022/2023 e campione d’Italia nell’annata precedente.
Con qualche incertezza, l’avventura dell’ex allenatore di Roma e Lille è partita. Tra alti e bassi. Dal poker inflitto al Venezia di Eusebio Di Francesco, alla sconfitta per 2-1 contro il Parma di Fabio Pecchia al Tardini. Passando per la vittoria nel derby contro l’Inter per 1-2 grazie al colpo di testa di Matteo Gabbia nel finale, alla sconfitta casalinga contro il Liverpool di Arne Slot per 1-3.
Il Milan ha bisogno di trovare continuità, costanza e solidità. E l’ultima partita disputata contro il Lecce di Luca Gotti, vinta con un netto 3-0, ne sta dando conferma. I rossoneri stanno cercando di andare verso quella direzione, con grande ambizione e determinazione. Sognare è lecito.
Un uomo fondamentale per il nuovo gioco della squadra rossonera, ma, soprattutto, per l’equilibrio dello spogliatoio, è senza ombra di dubbio Alvaro Morata. Già a segno contro il Torino all’esordio e contro il Lecce, da ora in poi potrebbe portare qualche bonus in meno rispetto ai suoi standard.
Milan, Morata potrebbe portare meno bonus da ora in poi
Subito decisivo. Prima contro il Torino, con il gol che ha riacceso i sogni di rimonta rossoneri, poi esauditi da Okafor nel finale (2-2 al triplice fischio), e poi con il gol del vantaggio contro il Lecce, arrivato con un gran colpo di testa. Fermato anche da un problema muscolare a fine agosto, adesso Morata è tornato a prendersi l’attacco del Milan sulle spalle, da vero leader. Non da solo, però. Anche con Abraham. I due, infatti, stanno trovando parecchio spazio insieme in campo. Uno al fianco dell’altro. Contro l’Inter, Paulo Fonseca ha schierato i suoi uomini con un 4-4-2 che ha dato maggiori garanzie alla squadra, nonché un ritrovato equilibrio in entrambe le fasi della partita.
Modulo poi giustamente confermato anche contro il Lecce. Se si dovesse continuare così, però, a rischiare di risentirne in zona bonus potrebbe essere proprio Morata. Giocando vicino a Abraham e girandogli attorno, infatti, lo spagnolo potrebbe pian piano allontanarsi dall’area di rigore e trasformarsi sempre più in un trequartista d’inserimento, chiamato non solo a inserirsi alle spalle dei difensori avversari, ma anche al compito di legare il gioco tra i reparti. Un ruolo che avrebbe nelle sue corde e che potrebbe comunque portarlo a realizzare diversi gol e assist. Ormai lo conosciamo benissimo. Morata è una garanzia, ma in questa nuovo ruolo che Fonseca gli ha disegnato, potrebbe sicuramente risultare meno incisivo del solito sotto rete.
I numeri di Morata in carriera
Il Milan lo ha tentato e Morata ha accettato. La storia del classe ’92 parla da sé. In ogni squadra in cui ha giocato ha sempre ben fatto. Spesso, inoltre, è risultato decisivo. Lo testimoniano le 36 reti messe a segno con la maglia della sua Nazionale in 80 presenze.
Quasi un gol ogni due partite di media. Numeri impressionanti, confermati se guardiamo ai club in cui ha militato. Vicino ai 60 gol realizzati sia con la Juventus che con l’Atletico Madrid. 31 con il Real Madrid in 95 presenze e 24 con la maglia del Chelsea in 72 apparizioni. Adesso, già 2 reti e 1 assist, quest’ultimo servito in Champions League per il gol del vantaggio di Pulisic contro il Liverpool di Arne Slot. I presupposti per fare bene ci sono tutti, ma occhio alla nuova posizione che Fonseca gli ha riservato.