Famiglia Pizzul è un fiume di lacrime: addio per sempre al giornalista | Salutato lo storico collega di Bruno
Il noto giornalista Bruno Pizzul saluta uno dei suoi più grandi colleghi e amici che lo hanno accompagnato nella sua lunga carriera
Per 16 anni, a partire dagli anni ’80, è stato la voce delle partite della Nazionale di calcio italiana, la lunga carriera di uno dei telecronisti più conosciuti di sempre. Bruno Pizzul è un giornalista e telecronista sportivo italiano conosciuto soprattutto per la lunga carriera come commentatore delle partite dell’Italia.
Carosio fu il primo nel 1934-1938 (alla radio) e nel 1968, Martellini nel 1982, Civoli e Caressa per i più giovani nel 2006. Pizzul però è storia e non è stato dimenticato, anzi, nonostante abbia 86 anni e da 22 non racconti l’Italia ai telespettatori della Rai. La Nazionale, infatti, è stata raccontata dalla sua voce a partire dai Mondiali del 1986 fino a quelli del 2002.
Un emblema, un pezzo del giornalismo italiano, è questo Bruno Pizzul. Oggi, ottobre 2024, Pizzul ha 86 anni ma la passione per il calcio non si ferma, anzi. Infatti dall’aprile del 2022 torna in televisione, più precisamente su DAZN, partecipando al talk show del lunedì sera Supertele condotto da Pierluigi Pardo. All’interno della rubrica “Tutto molto bello” Pizzul commenta tutti i gol della giornata di campionato appena trascorsa.
Una passione che durerà in eterno insomma quella del giornalista italiano, che però recentemente ha dovuto affrontare un addio davvero molto importante.
Addio a Paolo Griseri
Bruno Pizzul ha dovuto infatti dire addio a un suo grande amico e collega, Paolo Griseri. È morto il 24 otttobre 2024 a Torino a seguito di un malore il già vicedirettore de La Stampa ed editorialista, per anni inviato di Repubblica.
Inutile la corsa in ambulanza al pronto soccorso delle Molinette, vano il tentativo dei medici di rianimarlo: il giornalista era diventato nel tempo la “voce” dell’oramai scomparso Sergio Marchionne, quando sembrava impossibile che la Fiat si potesse salvare dal fallimento per diventare quella che ad oggi è conosciuta come Fca. Avrebbe compiuto 68 anni tra meno di un mese. Lascia un figlio, Gabriele, e la moglie Stefania, anche lei giornalista.
Chi è stato Paolo Griseri
Tanti hanno la passione per la scrittura, o per la letteratura ed i libri. Per Griseri non era così. Era qualcosa di più, di diverso, quasi viscerale. Aveva fame e sete di notizie. Non riusciva a fare a meno di cercare sempre un nuovo spunto per un articolo che mettesse un fatto sotto una nuova luce ed ottica diversa da come era già stata buttata giù.
Il suo era un giornalismo diverso però. Andava in strada, si sporcava le mani, e conosceva gente. Quello era per lui il vero giornalista. Uno che va a cercarsi la notizia da sé, non che sta dietro a un monitor a scrivere quello che succede dall’altra parte del mondo magari. I funerali di Paolo Griseri si terranno lunedì 28 ottobre alle 9:30 nella parrocchia dell’Ascensione del Signore (via Bonfante 3, Torino).