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Fair Play Finanziario: sono partiti i controlli | Trema la Capitale, hanno speso una follia sul mercato

Fair Play Finanziario: sono partiti i controlli | Trema la Capitale, hanno speso una follia sul mercato

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Il Fair Play Finanziario fa tremare il big club: tante le spese sul mercato, ora però sono cominciati i controlli

Una delle società più in vista del panorama calcistico inglese è attualmente oggetto di controlli da parte della UEFA, in merito al rispetto delle regole del Fair Play Finanziario.

Secondo quanto riportato dalla BBC, il club in questione ha confermato di essere in contatto con l’organo europeo per fornire chiarimenti sui conti relativi all’anno fiscale conclusosi nel giugno 2024.

Nel bilancio annuale, è stato registrato un utile ante imposte pari a 128,4 milioni di sterline, risultato sorprendente trattandosi del primo guadagno di questa portata da diversi anni.

Ma a destare sospetti è un dettaglio specifico: nei conti rientrerebbe anche una valutazione di circa 200 milioni di sterline attribuita alla squadra femminile, separata contabilmente da quella maschile in seguito a un’operazione di ricollocamento aziendale.

Il Fair Play Finanziario spaventa il big club

Tale manovra, pur formalmente legale, potrebbe infrangere le normative UEFA, che vietano le transazioni tra entità considerate “associate”.

Se tale ricollocamento dovesse essere considerato una vendita interna, i ricavi generati non verrebbero riconosciuti nel calcolo del Fair Play Finanziario. Le regole attuali prevedono che i club impegnati nelle competizioni continentali possano accumulare una perdita massima di 200 milioni di euro (circa 170,1 milioni di sterline) su un periodo triennale.

Fair Play Finanziario: sono partiti i controlli | Trema la Capitale, hanno speso una follia sul mercato
Palmer (imago)

Se l’organo di controllo dovesse escludere quei 200 milioni, la società rischierebbe di aver superato il limite consentito. Le possibili sanzioni includono multe, restrizioni sul mercato o la stipula di accordi speciali con la UEFA.

Al momento, tuttavia, non si parla di penalizzazioni sportive gravi, anche se non si può escludere nulla con certezza. Il club coinvolto è il Chelsea, che si è detto disponibile a collaborare pienamente con le autorità competenti, confidando in una risoluzione positiva della vicenda.