Ecco la sentenza: 3-0 a tavolino | “Non lo accetto, è antisportivo”
La sentenza non dà scampo, il risultato a tavolino condanna ancor di più la posizione in classifica già compromessa
La decisione è stata netta, come le numerose polemiche nate dal tipo di segnalazione. Un errore così grave, nel secondo campionato più importante d’Italia, non è perdonabile. Il successo in Serie B è sempre complicato da ottenere e, se si concede un rigore a porta vuota.
Il Collegio di Garanzia CONI ha rigettato il ricorso del club per quanto riguarda la discrepanza tra distinta ed effettiva presenza. Errori di questo tipo sono complicati da digerire, soprattutto se la situazione nel tabellone della classifica, è già in rosso.
Nel girone A di Serie C, la Triestina è ancora all’ultimo posto. Il nuovo allenatore Pep Clotet, non ha dovuto nemmeno disfare le valigie, dopo 6 gare è arrivato l’esonero. Attilio Tesser è stato richiamato in panchina.
Pochi i cambiamenti in Serie B, soprattutto nelle sentenze e nei rigetti di situazioni al limite.
Una sentenza da penultimo posto
Nonostante i discorsi sulla moralità, utilizzabile prettamente nelle situazioni a proprio svantaggio, la conferma del provvedimento è arrivata. La solidità deve partire da ciò che sta intorno al rettangolo di gioco, per permettere a chi ci sta dentro di pensare solo alle dinamiche di gara (tattica, gestione infortuni, scelta della formazione…)
La polemica scaturita sulla scelta di far “notare” una discrepanza nella lista avversaria, sembra fine a se stessa. L’impegno che una società impiega nel mantenere un certo standard deve arrivare sia dai padroni di casa che dagli ospiti. Adesso, al netto dell’accaduto, il campo dovrà parlare, sia da una parte e dall’altra.
Cittadella, rigettato il ricorso dal CONI
Nella gara di fine agosto, terminata 1-1 contro il Pisa, c’è stata una irregolarità confermata dalla decisione del CONI. Nella distinta del match dei padroni di casa, non compariva il nome di Jacopo Desogus, poi entrato in campo al 72′ minuto del secondo tempo.
La diatriba legale si è conclusa con la sentenza del Collegio di Garanzia e con le parole del Direttore Generale del Cittadella, Stefano Marchetti: “Le sentenze vanno rispettate. Da persona sportiva e corretta accetto la sentenza perché è giusto così. Quello che non accetto e mi ha ferito moltissimo è l’antisportività del presidente Corrado. Avrebbe dovuto vincere sul campo, visto che è molto più forte del Cittadella e sta lottando per la Serie A. Vincere con le carte bollate non è sportivo”