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Chiesa, addio Premier League: escluso dal Campionato per un “cavillo” nel regolamento

Chiesa, addio Premier League: escluso dal Campionato per un "cavillo" nel regolamento

Federico Chiesa, attaccante del Liverpool (imago)

Un’esclusione arrivata all’improvviso, causata da una regola poco conosciuta. Il titolo era vicino, ma qualcosa è andato storto

Sembrava tutto pronto per un piccolo pezzo di storia. Dopo anni senza italiani vincitori in Premier League, Federico Chiesa era tornato a far sventolare il tricolore in Inghilterra. Anche se il suo spazio nel Liverpool è stato limitato, 37 minuti in 4 partite, bastava poco per aggiungere il suo nome all’albo d’oro. Ma un dettaglio nascosto nel regolamento ha cambiato tutto. Un dettaglio che nessuno aveva previsto e che ora rischia di cancellare quella che poteva essere una vittoria simbolica.

Il precedente più famoso resta quello di Balotelli, protagonista del Manchester City nella stagione 2011-12. Una presenza forte, culminata in un momento che ancora oggi è leggenda. Dopo di lui, tanti italiani hanno sfiorato il titolo, ma senza riuscire a metterci davvero la firma. Chiesa avrebbe potuto interrompere quel lungo digiuno, ma il destino ha scelto altrimenti.

Non è la prima volta che succede. Anche in passato altri azzurri erano arrivati vicino a un titolo inglese, ma sempre da comparse. Qualche presenza, ma nulla che bastasse per una vera medaglia. Storie come quella di Cudicini, Macheda o Borini raccontano di ragazzi italiani lanciati nella Premier, poi spenti troppo in fretta. Chiesa sembrava avere qualcosa in più. E invece è finita nello stesso modo.

Un’uscita silenziosa, quasi invisibile. Il Liverpool festeggia, ma per Chiesa non ci sarà gloria né medaglia. L’avventura in Premier si chiude così per un cavillo burocratico. Una regola fredda che cancella emozioni e sacrifici. Ora il suo futuro è un punto interrogativo: resterà a lottare per un posto oppure cercherà nuovi stimoli altrove?

Un’occasione che sembrava già scritta

Sembrava fatta. Dopo anni senza un italiano a festeggiare in Premier League, Federico Chiesa era a un passo dal traguardo. Il trasferimento al Liverpool, il ritorno in campo, il titolo ormai vicino: tutto lasciava pensare a un finale diverso. Invece, un dettaglio nel regolamento ha cambiato le carte in tavola. Non bastano minuti sparsi in qualche partita: servono presenze precise, contate con rigore.

Anche altri italiani, negli anni, hanno sfiorato il titolo in Inghilterra senza riuscire a lasciarci davvero il segno. Piccoli ruoli, presenze brevi, trofei alzati da lontano. Eppure ogni volta c’era la speranza che fosse quella giusta. Chiesa sembrava diverso, pronto a riprendersi il suo spazio. Ma la Premier sa essere dura. E stavolta, ha chiuso la porta con un freddo cavillo burocratico.

Chiesa, addio Premier League: escluso dal Campionato per un "cavillo" nel regolamento
Federico Chiesa, attaccante del Liverpool (imago)

Un regolamento che pesa più di una sconfitta

Federico Chiesa è rimasto fuori. Il Liverpool ha vinto la Premier League, ma l’esterno italiano se le cose non cabieranno non riceverà la medaglia. Il motivo? Una regola poco nota: servono almeno cinque presenze ufficiali per essere riconosciuti campioni e Chiesa al momento si è fermato a quattro, per un totale di appena 37 minuti. Se non collezionerà almeno un’altra presenza, niente medaglia per lui. Una beffa. Dopo l’addio alla Juventus e un trasferimento visto come rilancio, questa esclusione è una doccia gelata. Nonostante il titolo vinto dalla squadra, per lui potrebbe non esserci gloria personale.

L’ultimo italiano a riuscirci davvero era stato Mario Balotelli, tredici anni fa, con il Manchester City. Allora fu protagonista, con 13 gol in 23 presenze e un assist storico per Aguero nel finale leggendario contro il QPR. Chiesa, invece, ha vissuto un’altra storia: poco spazio, qualche spezzone, poi l’esclusione. Un traguardo sfiorato e subito cancellato, per colpa di una regola che non lascia spazio a interpretazioni. E che ora rischia di lasciarlo fuori dalla storia della Premier.