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Calcioscommesse, ci risiamo: “Calciatori radiati” | Esplode un altro caso in serie A

Calcioscommesse, ci risiamo: "Calciatori radiati" | Esplode un altro caso in serie A

Pallone Serie A (credits Andrea Rosito)

Si riapre la questione calcioscommesse: esplode un altro caso all’interno del campionato di Serie A, ecco lo scenario

Il fenomeno delle scommesse è sempre più diffuso tra i giovani, diventando una vera e propria emergenza sociale.

Le piattaforme di gioco, facilmente accessibili online, attraggono adolescenti e ragazzi con la promessa di vincite facili e rapide, alimentando una spirale rischiosa fatta di dipendenza, perdite economiche e isolamento.

Il confine tra gioco e malattia è sempre più sottile, e spesso si inizia senza rendersi conto delle possibili conseguenze.

Molti ragazzi oggi scommettono sulle partite di turno di qualsiasi campionato, nel tentativo di rendere più interessante la visione delle gare. Tuttavia, questo meccanismo finisce per generare un progressivo distacco dai valori autentici dello sport, sintomo di una deriva culturale che richiede risposte urgenti e mirate da parte di scuole, famiglie e istituzioni.

Le scommesse nel calcio

Il calcio, sport simbolo di passione e appartenenza, non è immune a questa piaga. Anzi, negli ultimi tempi è stato travolto da scandali che vedono coinvolti giocatori professionisti, accusati di aver scommesso, anche su partite del proprio campionato, attraverso circuiti illegali.

Il caso recente, che ha coinvolto diversi giocatori, ha messo in evidenza un problema più grande delle loro singole colpe: c’è uno squilibrio tra la grande visibilità che hanno i calciatori e la poca preparazione che ricevono su come gestire soldi e pressione. Il calcio rischia di perdere credibilità se non si interviene con fermezza, sia a livello normativo che educativo.

Calcioscommesse, ci risiamo: "Calciatori radiati" | Esplode un altro caso in serie A
Nicolò Fagioli, Fiorentina, (Imago)

“I giocatori che scommettono andrebbero radiati”

In questo contesto è arrivata la stoccata di Antonio Floro Flores, ex attaccante di Serie A, che ha commentato duramente le convocazioni in Nazionale dei centrocampisti Nicolò Fagioli (Fiorentina) e Sandro Tonali (Newcastle). Attraverso i suoi canali social, ha ironicamente scritto: “Se non si inizia a radiare non si risolverà mai niente. Mi raccomando, diamogli i premi rinnovo e convochiamoli in Nazionale”, mettendo in discussione la coerenza e i messaggi che il sistema calcio sta trasmettendo.

Il suo intervento riapre il dibattito sull’opportunità di premiare con visibilità e prestigio atleti che nel corso della loro carriera hanno commesso un illecito. La riflessione resta aperta: è giusto concedere una seconda opportunità? O si rischia di tutelare comportamenti dannosi per tutto il movimento?