Arbitro massacrato in campo: è successo di nuovo | Pronta la maxi squalfiica per il Club

Chiffi, Arbitro, (Imago)
Pronta una maxi squalifica per il club: arbitro massacrato sul campo da gioco, non è la prima volta che accade
Il calcio, come tutti gli sport, dovrebbe essere un terreno fertile per educare i ragazzi e insegnare valori quali il rispetto, il sacrificio e lo spirito di squadra.
È proprio a livello giovanile che i ragazzi apprendono le prime regole dello sport e costituiscono le basi del loro percorso atletico, ma soprattutto umano.
Il campo da gioco dovrebbe essere un luogo di confronto e crescita, dove al termine della partita ci si stringe la mano nonostante il risultato finale. Il rettangolo verde, sempre più spesso, si trasforma in un ambiente ostile, dove non mancano episodi di risse e insulti che non hanno nulla a che vedere con l’agonismo sportivo.
Sugli spalti, adulti e dirigenti, e sulle panchine gli allenatori, anzichè contenere, spesso e volentieri alimentano i toni con insulti e provocazioni. Questo aumenta ulteriormente il marasma generale e discosta completamente l’attenzione da quello che è l’obbiettivo principale dello sport: formare ragazzi come uomini prima che atleti.
Arbitri sempre più colpevoli
Al centro di queste tensioni ci sono spesso proprio gli arbitri, figure sempre più isolate e vulnerabili. Vittime di un clima esasperato, vengono trasformati in capri espiatori, subendo attacchi che vanno ben oltre la semplice contestazione.
Le conseguenze non sono solo fisiche, ma anche psicologiche, e molti giovani direttori di gara abbandonano presto l’attività, scoraggiati da un contesto sempre meno sostenibile. Errare è umano, ma sembra che al giorno d’oggi non sia più contemplato.

Arbitro aggredito durante una gara di under 17
L’ultimo episodio di violenza si è verificato in Sicilia, durante un match dei playoff Under 17. Diego Alfonzetti, un giovane arbitro di 19 anni della sezione di Acireale, è stato aggredito in campo con calci e pugni. L’incidente è avvenuto nei tempi supplementari della partita tra Russo Sebastiano Calcio Riposto e Pedara. Secondo quanto riportato da LaSicilia, Alfonzetti è stato inseguito, sgambettato e colpito alla nuca con una bandierina da uno degli assistenti di parte, riportando ferite.
Alla fine, è stato un uomo, probabilmente il padre di uno dei giocatori, a portare via l’arbitro dall’aggressione. Per calmare gli animi, sono dovuti intervenire i carabinieri, che hanno avviato le indagini per ricostruire l’accaduto. L’obiettivo è quello di squalificare dal campionato la squadra responsabile dell’aggressione. La vicenda ha suscitato l’indignazione dell’Associazione Italiana Arbitri (AIA), sezione di Acireale, che ha espresso la propria solidarietà “all’amico e arbitro associato” per la brutale aggressione subita durante la partita tra Russo Calcio Riposto e Pedara.