Nel primo posticipo del lunedì si affrontavano Empoli e Lecce. Entrambe erano alla ricerca di un risultato positivo dopo le 4 sconfitte nelle ultime 4. A vincere, comunque, è stato il club toscano che si è aggiudicato un risultato fondamentale. I biancoblù, infatti, hanno staccato di 12 punti la zona retrocessione. Periodo nero, invece, per il club pugliese. I giallorossi, oltre ad aver collezionato la quinta sconfitta consecutiva, non sono riusciti a segnare ampliando un digiuno che dura da più di 450 minuti. Di seguito l‘intervista di Paolo Zanetti nel post-partita di Empoli-Lecce.
SULLA PARTITA: “Noi abbiamo fatto la partita che avevamo preparato. Il primo tempo siamo stati più coperti mentre nel secondo abbiamo creato occasioni su occasioni. Abbiamo subito praticamente nulla. questa è una vittoria super meritata. Si tratta di un grande risultato visto l’importanza che aveva questa partita. Non dobbiamo dimenticarci da dove veniamo e da dove venivano loro. Vincerla significa tanto. I miei ragazzi oggi sono stati straordinari“.
SULL’IMPORTANZA DEL RISULTATO: “Partita molto importante per il nostro percorso. Non possiamo pensare di farne uno netto e che non ci siano difficoltà. La bravura sta nel rialzarsi sempre. Dobbiamo vincere gli scontri diretti. Questa sera lo abbiamo fatto. Basta questo non bisogna dire molto“.
SU CAPUTO: “Con Caputo c’è un legame importante come con gli altri giocatori. Io li vedo lavorare tutti i giorni e so che cosa ci è dietro ai periodi difficili. So cosa dobbiamo subire e quanto lavoro c’è dietro per rialzarsi. Caputo oggi ha ritrovato il gol ma ha fatto sempre buonissime prestazioni. I ragazzi vanno supportati. Tra me e lui c’è un bellissimo rapporto e spero che lo sia anche in futuro“.
SUI GIOVANI: “I nostri giovani sono un nostro punto di forza. Ne abbiamo tanti e deve essere così. Se giocano è perché sono forti e se lo meritano. Noi come società abbiamo il coraggio di buttarli dentro e farli crescere. Questi giovani sono il futuro del nostro calcio“.
SULLA GESTIONE DEL RITARDO DEL MATCH: “Ho abituato la mia squadra a non cercare scuse. Quello che conta è come si prepara la partita in settimana. Se non va il match il problema è lì“.