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Roma, Zalewski: “Ecco dove mi piacerebbe giocare”

Nicola Zalewski, giocatore rivelazione nella Roma di Mourinho nel corso dell’ultima stagione, ha rilasciato un’intervista per Sportweek, settimanale de La Gazzetta dello Sport. Il polacco ha toccato molti temi: dalla vittoria di una coppa europea, suo sogno d’infanzia, al rapporto con lo Special One. C’è stato, nel corso della chiacchierata, anche un momento molto personale per il giovane talento giallorosso, che ha parlato della scomparsa di suo padre. Di seguito le parole di Zalewski.

Roma, le parole di Zalewski

L’intervista ha avuto inizio con un commento sulla vittoria di Conference League, su cui Zalewski si è espresso così: “Se mi avessero chiesto un sogno, avrei detto: vincere un trofeo internazionale giocando da titolare. La stagione? Mi vengono in mente tante cose. L’occasione che mi ha dato Mourinho, il lavoro fatto per adattarmi a terzino, cioè in un ruolo che non è il mio naturale, l’emozione di una finale in cui posso essere sembrato timido, per quanta pressione avevo addosso. E poi per mille motivi extra-campo che hanno reso questa annata molto particolare. Mourinho? Un rapporto normale tra tecnico e giocatore. Niente di più e niente di meno“.

L’allenatore portoghese José Mourinho sulla panchina della Roma

Sul paragone con Iniesta e sul ruolo: “Io non ho mai avuto miti calcistici, ma è un paragone grande. Se parliamo del ruolo, però, magari fare la mezzala di centrocampo non mi dispiacerebbe. Anche il mio amico Lorenzo Pellegrini dice che potrei giocare nel suo ruolo”.

Sul rapporto con suo padre: “Avevo un rapporto speciale con lui. Però mi arrabbiavo quando mi rimproverava per quello che facevo in campo. Gli dicevo che non poteva dirmi cosa dovessi fare perché lui non aveva mai giocato a pallone. Piano piano i dottori ci hanno iniziato a far capire che la situazione non stava migliorando. La sua morte non è stata improvvisa. Io in particolare mi ero preparato al peggio. Questa esperienza purtroppo mi ha aiutato a crescere. È successo circa un mese dopo l’esordio in nazionale. Almeno ha fatto in tempo ad avere quella gioia”.

Infine, Zalewski ha parlato del suo futuro: “Spero sarà pieno di soddisfazioni, anche perché a Roma sto bene. Ma ora penso solo alla nazionale. Visto che vado di corsa, provo anche ad andare al Mondiale, no?”.

Come gestire Zalewski al fantacalcio

Zalewski, nato come trequartista o seconda punta nella primavera di Alberto De Rossi, ha imparato ed interpretato un ruolo a lui sconosciuto: quello del terzino sinistro. È stato sorprendente come un calciatore così giovane sia riuscito in poco tempo ad adattarsi alla nuova situazione di gioco e ad essere anche determinante. Per quanto riguarda il fantacalcio, appunto, il polacco può essere un vero e proprio jolly: il ritorno di Spinazzola non gli assicura più il posto da titolare inamovibile che ha ricoperto nel corso dell’ultima stagione.

Zalewski, però, potrebbe anche giocare al posto di Zaniolo o di Pellegrini alle spalle di Abraham in situazioni di eventuale emergenza. Ecco perché puntare su di lui sarebbe una mossa più che giusta. Occupare uno slot in difesa con un giocatore che all’evenienza potrebbe giocare a ridosso dell’area di rigore avversaria è una strategia molto appetibile per i fantallenatori più arguti. Il prezzo di acquisto, ovviamente, sarà leggermente più elevato del solito, ma crediamo che il gioco varrà la candela.

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Redazione