Chi l’avrebbe mai detto, un anno fa. Gennaio 2022: Dusan Vlahovic diventa un nuovo giocatore della Juventus per 70 milioni più bonus. Una cifra importante, ma ben giustificata per la dirigenza juventina alla luce delle stagioni da protagonista assoluto che il serbo aveva fatto alla Fiorentina. “Sarà il centro del progetto”, dichiarava qualche tempo dopo l’ex ad della Juve, Maurizio Arrivabene.
La Serie A 2020/2021 è stata quella dell’esplosione per Dusan con 21 gol in campionato, molti dei quali nella seconda parte di stagione. Poi, la consacrazione: 17 gol tra agosto e dicembre sotto la guida di Vincenzo Italiano. Insomma, l’uomo perfetto per risolvere la crisi di gol che la Juve di Allegri stava affrontando. O così sembrava, un anno fa.
Un anno (e mezzo) dopo, la situazione si è completamente ribaltata. Dusan Vlahovic è in crisi da mesi, ormai: l’ultimo gol – su rigore – è arrivato contro il Friburgo, il 16 marzo. Per trovare un gol su azione, invece, bisogna andare addirittura a febbraio. Il serbo visto fin qui sembra lontano parente dell’attaccante dirompente visto con la maglia della Fiorentina.
Contro il Napoli era riuscito a trovare la rete, ma la gioia è durata pochi secondi, prima che l’arbitro segnalasse che la palla era uscita dal fondo sull’assist di Chiesa. Niente da fare: la porta sembra stregata. Ormai sono più di mille i minuti senza gol. Tanti, troppi, per uno come Dusan, che vive per bucare le reti avversarie.
L’assenza di gol, però, è solo la punta dell’iceberg. Più passano i minuti, più Vlahovic sembra soffrire le poche occasioni da rete. E gli errori si moltiplicano, così come le prestazioni poco incisive. Qual è il paradosso? Guardando le statistiche, si può notare come Vlahovic sia ancora il miglior marcatore stagionale per Allegri: 11 gol, alla pari di Rabiot. Otto in campionato, uno in Champions, due in Europa League.
Numeri ampiamente sotto gli standard a cui aveva abituato tifosi e fantallenatori, indubbiamente. Ma se si pensa che nel 2023 Vlahovic ha segnato solo 4 gol e che è stato a lungo fermato da problemi fisici, può essere un dato significativo. Nonostante le tante difficoltà, il serbo è ancora l’uomo su cui puntare per la Juve: le qualità per fare bene ci sono, lo ha già dimostrato in passato.
Fin qui, però, la stagione di Vlahovic resta da dimenticare, non solo per le prestazioni sul campo. La pubalgia in estate, i diversi problemi muscolari e ora, prima della semifinale di Coppa Italia, il nuovo stop per una distorsione alla caviglia.
Nelle idee di Allegri, Vlahovic sarebbe dovuto partire titolare, ma non ce la farà (qui la probabile formazione della Juve contro l’Inter). Sarà la 12esima partita persa in stagione per Dusan. Che, prima di guardare all’anno prossimo, nella speranza di ritrovare la continuità, potrà ancora essere decisivo: tra qualificazione in Champions, Europa League e – forse – Coppa Italia, gli obiettivi per la Juve sono ancora tanti.