Un tifoso gialloblù si è reso protagonista di un brutto gesto durante Verona-Torino, gara valida per la 36ª giornata di Serie A. In un video circolato sui social, infatti, si vede un tifoso del Verona mimare lo schianto di un aereo verso il settore dei sostenitori del Torino. Un chiaro il riferimento alla tragedia di Superga, il cui anniversario è stato pochi giorni fa.
Un episodio triste, quello del tifoso che mima lo schianto di un aereo, avvenuto durante il match contro il Torino, su cui il Verona si è già attivato. Sul proprio sito, l’Hellas ha dichiarato che prenderà i provvedimenti necessari, con una nota ufficiale: “Hellas Verona FC informa di aver intrapreso tutte le azioni necessarie all’identificazione e all’allontanamento dallo stadio del soggetto resosi oggi protagonista, durante Verona-Torino, di gesti che non rispecchiano i valori di questo Club e della sua grande tifoseria”.
Il 4 maggio 1949, di rientro da Lisbona, l’aereo con a bordo il ‘Grande Torino‘ si schianta sul colle di Superga. Persero la vita tutti i 31 passeggeri: uno dei giorni più tristi di tutto lo sport nazionale. Una tragedia enorme che ha scosso i sentimenti di tutti gli appassionati di calcio e non. Il ‘Grande Torino‘, in quell’epoca, era una squadra fenomenale. Basti pensare che 10/11 della formazione titolare della nazionale italiana era composta da giocatori del Grande Torino. Ma oltre all’ aspetto puramente sportivo, il Torino rappresentava, in quel periodo storico, un modello di professionalità e di stile del tutto Made In Italy.
Quel giorno, il 4 maggio 1949, la squadra era di ritorno da Lisbona, dove si erano recati in aereo per giocare un’amichevole contro il Benfica. Ma l’aereo, con a bordo la comitiva, durante l’atterraggio di ritorno, anziché con la pista di atterraggio, si allinea con la collina di Superga, dove si schianta alle ore 17:03 circa.
Nello schianto perdono la vita i 18 giocatori del Grande Torino che avevano partecipato all’amichevole: Bacigalupo, Aldo e Dino Ballarin, Bongiorni, Castigliano, Fadini. Gabetto, Grava, Grezar, Loik, Maroso, Martelli, Valentino Mazzola, Romeo Menti, Operto, Ossola, Rigamenti e Schubert. A loro si aggiungono anche i nomi dell’allenatore Lievesley, del D.G Agnisetta, il direttore tecnico Erbstein, del consigliere Civalleri, e del massaggiatore Cortina.
In quel giorno, ogni anno, si ricorda la memoria di quella che, a detta di molti, è ancora la squadra italiana più forte di sempre.