Josh Doig è da poche ore un nuovo giocatore dell’Hellas Verona. Il terzino classe 2002, prelevato a titolo definitivo dagli scozzesi dell’Hibernian, si è presentato alla stampa nel ritiro di Primiero. Il ragazzo ha parlato del suo arrivo nella città scaligera e di mister Cioffi, per poi spendere qualche parola sull’Italia e sul suo ruolo in campo. Di seguito tutte le parole di Doig nella sua prima intervista all’Hellas Verona.
Doig ha cominciato l’intervista commentando i motivi che lo hanno spinto a scegliere i gialloblù: “Penso che la mia scelta di venire al Verona sia dipesa soprattutto dalla cultura sportiva che ha questo club. La sua storia e i suoi fan sono fantastici e questi sono stati elementi importanti per me per unirmi a questa squadra“.
Poi ha proseguito raccontando le sue sensazioni subito dopo aver saputo dell’interesse del club di mister Cioffi: “La prima cosa è stata l’emozione, per essere stato cercato e voluto da una squadra che gioca in uno dei campionati migliori del mondo. E giocare per il Verona è un onore per me perché è una squadra protagonista di questo campionato. È stata una delle emozioni più forti che mi siano capitate fino ad oggi“
Sull’esperienza in Italia si è espresso così: “Certo, non sarà facile all’inizio, vivrò in un Paese differente da quello dove sono nato e cresciuto, ma non penso a questo fatto come a qualcosa che mi spaventa, anzi, immagino questa esperienza come qualcosa di emozionante. Nuova cultura, nuovi luoghi, ma sono molto felice di tutto questo“.
Doig ha proseguito l’intervista parlando del suo ruolo in campo: “Da quando sono piccolo ho sempre giocato sia come difensore che come esterno offensivo. Ma nel calcio di oggi, in questo ruolo, devi essere bravo a svolgere entrambe le fasi di gioco. Provare a segnare qualche rete e aiutare allo stesso tempo la squadra a evitare di subire gol. Mi metto a metà tra queste due fasi, chiaramente come difensore ci sono maggiori responsabilità in campo“.
Sul suo nuovo allenatore, che lo ha definito il futuro del Verona: “Parole come quelle che ha detto il mister fanno davvero piacere. Per un giocatore che arriva da un altro campionato sono importanti per la fiducia“.
Infine, lo scozzese ha indicato un giocatore di Serie A al quale si ispira: “Spinazzola, l’ho guardato negli scorsi Europei e lui è un esterno offensivo che attacca molto bene, ma che sa anche difendere. Guardo le sue partite e il suo modo di giocare per cercare di portare qualcosa dal suo gioco al mio“.