Dopo le due stagioni in Serie B, in cui aveva segnato 20 gol e 12 assist, Mattia Aramu si presentava alla Serie A con grandi prospettive e aspettative. Anche al fantacalcio era uno dei nomi più chiacchierati tra i centrocampisti: rigorista, tiratore di punizioni, titolare fisso nel tridente di Zanetti. Tutti elementi che hanno convinto in molti a puntare su di lui, non come top ovviamente ma neanche come semplice scommessa. Fino a questo momento, la sua stagione è da dividere in due: un grande inizio a cui ha fatto seguito un calo di rendimento.
L’impatto con la Serie A è stato più che positivo: 4 gol e 2 assist in 9 partite. Numeri che avevano dato credito a chi giustamente ci ha puntato a inizio anno. Soprattutto in casa sembrava essere una garanzia, bonus fisso. Nelle ultime 13 partite invece, solamente un gol (quello contro la Juventus) e due assist. La differenza di rendimento, almeno in termini di bonus, è impressionante. Questo, anche complice di un calo generale del Venezia che ha vinto solamente una gara delle ultime 13. I due rendimenti sono chiaramente legati; il Venezia ha bisogno del miglior Aramu per riuscire a centrare la salvezza ma allo stesso tempo, il fantasista deve essere supportato da tutta la squadra per poter brillare.
In generale, non si può certo dire che Aramu sia deludendo le aspettative, se non quelle di chi lo considerava erroneamente un top di reparto. Rimane titolare del Venezia e di conseguenza rigorista e centrale in ogni manovra offensiva dei lagunari. Ecco perché nelle restanti 12 partite, con il Venezia che dovrà lottare per evitare la retrocessione, ci possiamo aspettare altri bonus da parte sua, dagli undici metri e non solo.
A cura di Andrea Ajello