L’Udinese è vicino all’ingaggio di Andrea Sottil come prossimo allenatore. Dopo aver salutato Gabriele Cioffi, sempre più vicino alla panchina dell’Hellas Verona, negli ultimi giorni i friulani hanno sondato diverse piste per poi puntare decisi sull’ormai ex allenatore dell’Ascoli. Nella giornata di oggi Sottil ha ufficialmente risolto il suo contratto con l’Ascoli ed è pronto a firmare con l’Udinese. Manca solo la firma sul contratto, poi potrà iniziare la sua nuova avventura.
Per Sottil si tratterebbe di un ritorno, avendo già militato tra le file friulane durante la sua carriera da calciatore. 87 presenze a referto per lui tra il 1999 e il 2003, con sei reti segnate. Andiamo a vedere come potrebbe cambiare lo schieramento tattico dei friulani con l’arrivo di Sottil in panchina.
La stagione di Serie B appena conclusa ha visto l’Ascoli guadagnare l’accesso ai playoff grazie al sesto posto conquistato in campionato.
Sottil ha saputo sopperire alla partenza di uno dei giocatori più rappresentativi della squadra come Sabiri, acquistato dalla Samp, puntando su un mix di giocatori d’esperienza e giovani promettenti. Il modulo utilizzato durante tutta la stagione è stato il 4-3-1-2 a rombo, con Dionisi e Tsadjout nel ruolo di prime punte supportate da Fabio Maistro sulla trequarti.
Sottil, per sua stessa ammissione, non è però un integralista per quanto riguarda il sistema di gioco. Nella sua prima conferenza stampa da allenatore dell’Ascoli sottolineò come nella sua idea di calcio si debba “trovare un sistema di gioco che possa mettere in evidenza le caratteristiche dei calciatori a disposizione.”
E’ probabile quindi che, visti i buoni risultati maturati con il 3-5-2, Sottil possa adattare le sue idee all’impianto di gioco già ben collaudato dei friulani. Le gerarchie sarebbero quindi immutate: davanti si ripartirà da Deulofeu, con Beto che dovrà tornare a macinare gol. A centrocampo il leader tecnico sarà ancora Roberto Pereyra.
Nel caso in cui, invece, Sottil decidesse di passare al 4-3-1-2, la prima modifica riguarderebbe ovviamente la difesa. Si passerebbe dalla linea a 3 alla linea a 4, che a Udine non si vede da parecchio tempo. Il terzetto difensivo formato da Becao, Nuytinck e Pablo Marì, per il quale l’Udinese non ha ancora trovato un accordo per il riscatto dall’Arsenal, diventerà una coppia e un’interprete sarà tagliato dalla rosa titolare. Ipotizzando che l’Udinese riesca a trattenere Molina e Udogie per un’altra stagione, i due esterni del centrocampo a 5 farebbero un passo indietro andando a completare la linea difensiva a quattro e adattando quindi un gioco leggermente più difensivo.
A centrocampo ci saranno ancora tre interpreti: un regista e due mezzali. In mezzo resterà, verosimilmente, Walace reduce da un campionato positivo. Da capire, invece, chi andrà ad agire ai suoi lati, vista la necessità di giocatori di incursione.
Il capitolo offensivo è forse quello più interessante. Sottil opta per tre uomini, di cui un trequartista e due punte. Il trequartista è però un punto di domanda: al momento il prescelto dovrebbe essere il tucu Pereyra che nelle zone offensive ci sa fare. Le alternative sono Samardzic, che ha avuto poco spazio quest’anno, e il nuovo acquisto Sandi Lovric, arrivato dall’FC Lugano e con caratteristiche offensive, e numeri, interessanti. In attacco, Deulofeu ha inevitabilmente attirato l’attenzione di qualche big e la sua permanenza in Friuli sarà da verificare nel corso del mercato, mentre Beto avrà un ruolo fondamentale nell’11 titolare. Al suo fianco è caccia a qualcuno che possa aiutare il portoghese a sfruttare al meglio le sue qualità.