L’Udinese si prepara per l’inizio del nuovo campionato e uno dei punti fermi è Marco Silvestri. Il portiere classe ’91 è uno dei leader della squadra di Andrea Sottil e guiderà i più giovani nel prossimo campionato di Serie A. L’estremo difensore ex Verona ha rilasciato un’intervista a ‘La Gazzetta dello Sport’, sottolineando la sua scelta di restare a Udine.
Marco Silvestri è uno dei leader dell’Udinese e uno dei pochi italiani che deve guidare il gruppo di giovani di Andrea Sottil e nell’intervista ha toccato diversi temi. Il portiere ha rilasciato un’intervista soffermandosi su diversi temi: dal suo rendimento nella scorsa stagione ai portieri più talentuosi della nuova generazione. “Ho comprato casa nei dintorni. La città è piccola ma ha qualità, in 10 minuti sei ovunque e soprattutto ho bisogno di giocare. Non sceglierei mai di andare in una big a fare il secondo. Inoltre la tifoseria dell’Udinese mi piace tanto”.
“L’anno scorso siamo partiti davvero molto bene. Avevamo le potenzialità per continuare su quella strada ma poi abbiamo perso qualche giocatore, alcuni per dei gravi infortuni. Da gennaio quindi è calato il livello degli allenamenti e di conseguenza i risultati. Quest’anno partiamo con grande fiducia, consapevoli che ci sono 7-8 squadre difficili da superare“. Il portiere ha anche parlato del suo rendimento personale nell’ultima stagione: “Sono contento dell’ultima stagione, ho collezionato 10 clean sheet e ho migliorato il mio record. La fascia da capitano? Sarebbe un onore, ma non è una mia priorità”.
Silvestri ha espresso il suo punto di vista anche sul nuovo acquisto Lorenzo Lucca: “In Serie B al Pisa aveva fatto molto bene. Il mio amico Antonio Caracciolo mi ha detto che è dotato di grande qualità. A Udine avrà la possibilità di crescere lavorando in un ambiente tranquillo“. Poi ha dichiarato il nome a sorpresa in difesa per la prossima stagione dell’Udinese: “Tra i nostri difensori punterei su Nehuen Perez, l’ho visto molto migliorato. Giocherà a destra nella linea a tre, il ruolo che preferisce“.
Sulle nuove generazioni di portieri Silvestri ha fatto dei nomi: “Tra quelli di oggi faccio un grande applauso a Meret, ha vinto lo scudetto e non l’ho mai visto sbagliare, è stato il migliore. Sono molto soddisfatto anche per Vicario che ha raggiunto il sogno della Premier League, gli ho anche scritto. Un ragazzo che è partito dal basso, se lo merita. Desplanches? Non lo conoscevo, al Mondiale U20 ha mostrato grande personalità“. Infine il portiere del club friulano si è sbilanciato anche sul futuro dopo il calcio: “Voglio valutare di creare un prodotto alla PlayStation. Insieme al mio socio ho avviato un progetto con un’azienda romana ma parallelamente mi piacerebbe allenare i portieri giovani“.