Si è conclusa l’ultima parte di Udinese-Roma, gara valevole per la 32ª giornata di Serie A dopo la sospensione dello scorso 14 aprile per il malore accusato da Evan Ndicka. Al Bluenergy Stadium il risultato finale è di x-x. Al termine della partita, Daniele De Rossi ha concesso la classica intervista in cui ha analizzato la prova della Roma.
Al fischio finale, De Rossi ha analizzato la prestazione dei suoi: “Ho parlato con i ragazzi, ho detto scherzando che non avevo idea di cosa dovessi fare, non avevo mai preparato venti minuti di gara. Sapevo che probabilmente giocando con tanti attaccanti magari dopo solo un minuto dovevo fare cambi per dare più equilibrio. Magari qualcuno doveva scaldarsi per non giocare nemmeno, ma c’è stata applicazione da parte di tutti i ragazzi. Ho messo Stephan perché più offensivo, però ho atteso, perchè l’altra volta l’Udinese era un po’ stanca soprattutto sulle fasce, oggi invece era pimpante. Poi è andata bene sul corner finale e non è che Stephan non abbia partecipato molto”.
L’allenatore ha poi sottolineato che: “Ho messo Angelino là per qualche cross, avevo pensato a una gara ancora più offensiva poi però la preparazione fisica dell’Udinese ci ha un po’ intimorito. Sono tre punti importantissimi, poi la nostra frustrazione veniva da altro. Ci sentivamo in diritto di chiedere un aiuto in vista della gara contro il Bayer Leverkusen, mi sembra un precedente unico il fatto che non sia stata aiutata una squadra italiana in questo senso. Talvolta il calcio dà regali succulenti. ora prepareremo un’altra partita difficile, sarà una gara totalmente diversa da oggi ma saremo pronti”.
De Rossi ha concluso l’intervista così: “Di solito sono più composto al triplice fischio, anzi mi dispiace esultare così a Udine. È una società che è sempre stata molto amica e che si è comportata bene, nulla contro di loro. Però il gol era importante in una partita importante, dimostrazione di una squadra forte. Siamo andati spesso verso la porta, questa è una squadra che se vuole qualcosa va a prenderla e talvolta la fortuna ti ripaga. Cannavaro l’ho visto carichissimo, penso possa dare tanto. Gli faccio un in bocca al lupo, ho visto di cosa è capace. Insieme a lui ci sono ragazzi come Di Francesco, un altro amico come Nicola, e a nessuno augurerei la B, soprattutto poi a una società importantissima come l’Udinese, sarei felice se trovasse la salvezza”.