Il Milan raccoglie un prezioso pareggio in casa del Tottenham e guadagna la qualificazione ai quarti di finale di Champions League. Finale da brividi per i rossoneri, che hanno goduto di un uomo in più per buona parte del secondo tempo a causa dell’espulsione di Romero: durante i minuti di recupero, infatti, Maignan ha compiuto un autentico miracolo, salvando i suoi dallo svantaggio e consolidando lo 0-0. Agli uomini di Pioli basta dunque il gol di Brahim Diaz, che ha affondato gli Spurs a San Siro. Pioli che, al termine di Milan-Tottenham, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Prime Video: le sue parole.
Pioli ha iniziato l’intervista analizzando la gara: “Siamo stati bravi. Avevo chiesto alla squadra di giocare con personalità. Penso che potevamo anche fare meglio nel palleggio nel primo tempo. Non abbiamo mai mollato e ci siamo meritati di passare questo turno“.
Poi ha proseguito analizzando il modulo: “Ho preso questa decisione dopo l’ennesima sconfitta contro il Sassuolo. Sembrava che il vecchio sistema di gioco funzionasse poco anche in fase difensiva. Non conta solo il sistema di gioco perché adesso abbiamo un atteggiamento diverso. È chiaro che, poi, ci aiuta il fatto che abbiamo dei difensori centrali portati per questo modulo. Non abbiamo cambiato i concetti e non abbiamo lasciato l’idea di fare la partita sempre. Quello che voglio in campionato nelle prossime partite è la stessa mentalità e la stessa energia di oggi. Giocare in Champions League è troppo importante, quindi, per il prossimo anno, o vinciamo questa o arriviamo nelle prime quattro in campionato“.
Infine conclude riguardo gli obiettivi con queste parole: “Il Milan deve fare un passo alla volta. Era importante passare i gironi e, poi, è stato importante passare gli ottavi. Adesso affronteremo una grande ai quarti come lo era il Tottenham. Dobbiamo pensare anche al campionato in cui dobbiamo fare più punti possibili per arrivare quarti. Questo passaggio del turno ci darà una mano a lavorare meglio e sognare non è mai vietato. Mi piace pensare che nello sport di impossibile non ci sia nulla“.