Il cammino del Torino è stato sin qui piuttosto frastagliato. I granata hanno cambiato allenatore, e con lui anche stile di gioco e sopratutto intensità. Juric ha iniziato male il suo percorso perdendo le prime due di campionato, a cui sono seguiti grossi rinforzi negli ultimi giorni mercato, come richiesto proprio dall’allenatore.
Il cambiamento è stato immediato: da lì in poi il Toro ha trovato più equilibrio, conquistando 4 risultati utili consecutivi fino alla cocente sconfitta nel derby contro la Juventus nell’ultima giornata prima della sosta. L’attuale 11esimo posto in classifica lascia intendere un grande margine di miglioramento della squadra nel proseguo della stagione: di seguito analizziamo il rendimento dei giocatori granata fino a questo momento.
Si parte dal numero 1: Milinkovic-Savic sta acquistando una sicurezza maggiore con il passare delle partite. Solamente 7 gol subiti in questa stagione dal portiere serbo e una media che lascia ben sperare anche i fantallenatori. Anche il reparto difensivo è in grande crescita: la certezza della difesa a 3 di Juric è Bremer, che sta acquisendo una leadership sempre maggiore. Al suo fianco, complice l’assenza di Izzo, ha trovato spazio Djidji, fin qui però autore di due falli da rigore che sono costati punti importanti ai granata. Non convince fino in fondo Rodriguez, che non ha ancora assimilato a pieno i movimenti del terzo di difesa, mentre mostra molto potenziale il classe 2000 David Zima, titolare nel derby contro la Juventus: un giovane molto interessante in cui Juric crede molto. Ansaldi gioca esterno a tutta fascia e certamente spende molte energie ma ha comunque già confezionato 2 assist e rimane uno dei più esperti della squadra. Lo stesso numero di assist li ha fatti Singo che sulla corsia di destra è un pericolo costante ma deve ancora salire di livello.
Il centrocampo del Torino ha grandi potenzialità ma per adesso stanno arrivando pochi bonus e quindi pochi servizi vincenti per gli attaccanti, ma anche pochi gol. Lukic è un punto fermo del centrocampo di Juric e nonostante la sua posizione sia piuttosto arretrata ha realizzato 1 gol e 1 assist. Mandragora non ha portato molto ai fantallenatori se non 1 assist: ha già ricevuto 3 cartellini gialli e in 2 occasioni è partito anche dalla panchina. Juric punta molto su Pobega, arrivato in estate dallo Spezia. Le sue caratteristiche lo portano a proiettarsi spesso in zona offensiva per accompagnare l’azione e inserirsi senza palla. Fino a questo momento ha realizzato 1 gol ma l’allenatore si aspetta molto di più da lui. Linetty sembra sempre più indietro nelle gerarchie, mentre è difficile giudicare l’altro ex Sampdoria, Dennis Praet, alle prese con problemi fisici: solo 2 le presenze fin qui, come per Baselli. A fare le spese dell’abbondanza a centocampo è Tomas Rincon, utilizzato per soli 76 minuti in questa Serie A. Cade indietro nelle gerarchie anche Simone Verdi: l’italiano ha realizzato 1 gol nella seconda giornata contro la Fiorentina, ma ha giocato appena due partite.
Il Torino in attacco ha dovuto fare a meno del suo uomo simbolo, il ‘Gallo’ Belotti, per ben 5 partite. Il campione d’Europa ha giocato solo due partite, realizzando un gol, prima di fermarsi per infortunio. Juric spera di riaverlo dopo la sosta, e nel frattempo ha dovuto reinventare l’attacco. La vera sorpresa è stato il rendimento del classe ’98 Josip Brekalo che contro il Venezia ha realizzato il suo primo gol in Serie A e sta mantenendo medie molto alte che fanno gioire i fantallenatori. Anche Marko Pjaca è tornato a incidere con il suo talento, come dimostrano i 2 gol realizzati in 5 partite, prima di fermarsi, anche lui, per infortunio. Manca, invece, l’apporto di Sanabria che ha preso parte a tutte le partite fino a questo momento, realizzando solo 1 gol. Il suo rendimento deve crescere, aspettando i rientri di Zaza, Belotti e Pjaca.
A cura di Cristiano Simeti