Torino, Buongiorno: “C’è un bel rapporto con Juric, con Giampaolo ero messo ai margini”
Dominante. Può essere descritta così la stagione di Alessandro Buongiorno, difensore torinese del Torino, che quest’anno si è messo in evidenza, tra le altre cose, per le buone prestazioni fatte vedere. Il centrale, vicecapitano dei granata, ha giocato tutte le 38 partite del campionato di Serie A non commettendo praticamente mai grossi errori, venendo anche convocato in Nazionale per la prima volta da Roberto Mancini. Buongiorno si è raccontato in un’intervista, parlando della stagione del Torino, della chiamata in Nazionale e non solo.
Torino, l’intervista di Buongiorno
Il difensore ha inaugurato l’intervista trattando il tema della stagione appena conclusa, che ha visto il Toro piazzarsi al 10° posto in classifica: Ha avuto un sapore dolce ma anche un po’ amaro. L’Europa sarebbe stata meritata. Festeggiare però il mio compleanno con la Nazionale è stato bellissimo. Non mi era mai capitato di trovarmi così in sintonia con i compagni. Non c’era uno di noi che non sapesse cosa fare”, ha dichiarato.
Dopodiché, il vicecapitano granata ha rilasciato delle dichiarazioni anche su Juric, affermando: “C’è un bel rapporto con lui: serve dare continuità, mi ha tirato fuori doti a me sconosciute. Con Giampaolo ero ai margini ma non ho mollato. Amo la maglia e tifo Torino da sempre. Inoltre mi piace parlare al gruppo, è una cosa che mi responsabilizza”.
Buongiorno ha infine parlato dei propri idoli e del rapporto con il Torino: “Tifare Toro è bello perché non sei dalla parte dei più forti e quando vincerai te lo ricorderai per tutta la vita. Idoli? Nesta e Sergio Ramos: di loro ho visto tantissimi video. Burdisso e Moretti sono stati da esempio. Un giorno Nicolas per tranquillizzarmi mi disse: “Oggi sei uno della prima squadra”.