Juventus, Thiago Motta: “Voglio giocatori come Savona, Koop e Thuram”
Le dichiarazioni di Thiago Motta nell’intervista concessa al termine del match valido per la 18ª giornata di Serie A tra Juventus-Fiorentina
Si è appena concluso il match valido per la 18ª giornata di Serie A tra Juventus-Fiorentina che ha regalato emozioni e spettacolo ai tifosi presenti all’Allianz Stadium.
La partita si è conclusa con il risultato di 2-2, grazie alle doppietta di Thuram e ai gol di Kean e Sottil.
Al termine dell’incontro, come da prassi, l’allenatore bianconero è intervenuto ai microfoni delle varie emittenti televisive analizzando dettagliatamente quanto visto in campo da parte dei suoi ragazzi, focalizzandosi in maniera accurata sui vari aspetti che hanno caratterizzato il match.
Di seguito le dichiarazioni di Thiago Motta al termine di Juventus-Fiorentina.
L’intervista di Thiago Motta
Thiago Motta ha esordito dicendo: “Sono molto contento del pareggio, l’idea è quella di attaccare e cercare il terzo gol e non fi chiudersi. Oggi era da vincere dovevamo dare il terzo gol ma non siamo riusciti e gli abbiamo dato occasione di rimanere vivi”.
Ha proseguito con: “Io non mi concentrerei sulle ingenuità difensive, avevamo qualche giorno di riposo in più e per questo dovevamo gestirla meglio e chiuderla. La Fiorentina ha qualità, abbiamo meritato più di loro ma alla fine conta il risultato“.
Le dichiarazioni dell’allenatore della Juventus
L’allenatore bianconero ha parlato poi così: “Vado di partita in partita. Oggi ci sono stati molti momenti buoni, più dei loro. Dobbiamo concentrarci su ciò che ci è mancato: il terzo gol. Bisogna già pensare alla prossima”.
Ha chiuso così: “Abbiamo fatto altre partite dove siamo andati in vantaggio e poi abbiamo gestito meglio dietro in difesa. Oggi era da cercare il terzo gol e chiuderla. Una squadra come la Fiorentina, inizia ad attaccarti e soffri. Voglio ragazzi come Savona, Koop, Thuram, gente che vuole fare gol e non ha paura. Sono ragazzi che possono guidare gli altri a interpretare meglio la partita. La sfortuna non esiste. Ci è mancata precisione, abbiamo creato e le possibilità le abbiamo avute. Se la palla non entra, l’altra squadra rimane in vita”.