La 35ª giornata di Serie A si apre con l’anticipo del venerdì alle ore 20.45 fra Torino e Bologna. Per i rossoblù è vivo più che mai il sogno di una qualificazione alla prossima Champions League e contro i granata può arrivare, con una vittoria, il sorpasso sulla Juventus in attesa del match dei bianconeri con la Roma di domenica. L’allenatore del Bologna Thiago Motta ha presentato in conferenza stampa la gara contro il Torino, parlando anche di alcuni singoli.
Thiago Motta ha aperto così la conferenza stampa che precede la sfida contro la formazione allenata da Juric: “Il Torino è buonissima squadra, allenata molto bene da Juric: i granata prendono pochi gol, si difendono molto bene. Noi, dal canto nostro, siamo molto soddisfatti di aver scritto una pagina importante di storia del Bologna, qualificandoci nuovamente in Europa dopo 22 anni. E siamo ancora più felici perché possiamo provare a qualificarci per la Champions“.
Thiago Motta ha poi elogiato le qualità di Alexis Saelemaekers, arrivato in estate dal Milan e grande protagonista in questo finale di stagione con il Bologna. “Lo abbiamo scelto perché sapevamo fosse un giocatore molto utile, sta dimostrando un grande livello in questo momento. È arrivato con grande pressione, ha avuto bisogno di un po’ di tempo per adattarsi, ma adesso il nostro gioco lo ha migliorato. In questo momento segna, è molto attento sia quando ha la palla sia in fase di non possesso, spero possa continuare così fino a fine stagione. Un ragazzo che sta meglio degli altri? Difficile dirlo. Uno di cui spesso non parliamo e ha dato tanto equilibrio alla squadra è Remo Freuler: lui è fondamentale per il nostro gioco. Orsolini o Ndoye? Per domani li vedo entrambi molto bene. La cosa importante che è loro sanno di poter essere decisivi sia giocando 5’ o 90’.
L’allenatore del Bologna si complimenta con il suo gruppo di ragazzi. “La cosa che mi rende più orgoglioso è vedere come la squadra capisce il momento della partita, come stanno gli avversari e capire cosa fare come squadra. Mi rende molto orgoglioso vedere il collettivo cosa riesce a fare in campo. Io cerco di dare un’idea, poi in campo sono loro che vanno. E questo mi rende davvero molto orgoglioso”.