Theate porta bonus, Mihajlovic verso la linea a 3: come cambia la difesa del Bologna
Un 3-0 finale, senza troppe storie. La netta vittoria del Bologna contro la Lazio è firmata Sinisa Mihajlovic, grazie ai cambiamenti apportati alla sua squadra. Il nuovo modulo e un diverso atteggiamento hanno sorpreso Sarri e i suoi, con i rossoblù che hanno dilagato sui loro avversari.
Le modifiche volute dall’allenatore serbo erano arrivate alla luce degli ultimi risultati negativi. Due sconfitte pesanti e un pareggio dopo i 7 punti nelle prime tre giornate. Mihajlovic aveva capito che qualcosa non andava e così ha deciso di mettere mano al suo caro 4-2-3-1, per trovare un assetto più equilibrato, soprattutto in fase difensiva.
La scoperta Theate
E’ stato trattato a lungo durante la scorsa sessione di calciomercato. Sembrava non dovesse più arrivare, ma negli ultimi giorni il Bologna ha fatto l’affondo decisivo. Arthur Theate è la novità della retroguardia rossoblù: un difensore alto, ma longilineo (191 cm per 76 kg), caratteristiche che lo rendono un difensore molto abile nel gioco aereo e, allo stesso tempo, anche rapido e scattante.
Classe 2000, di nazionalità belga, Theate ha fin qui mostrato personalità, tecnica, ma anche uno spiccato senso del gol. Chi l’ha voluto lo sapeva, visto che, nell’ultima stagione all’Ostenda, ha siglato 5 reti in campionato. Difficile era prevedere, però, che si potesse ripetere in campionato. Per lui 3 partite in Serie A, delle quali solo una da titolare, condite da 2 gol e un assist. Numeri da attaccante.
La difesa a 3: quali conseguenze per il fantacalcio?
Contro la Lazio Mihajlovic ha schierato una quasi inedita difesa a 3, con Soumaoro, Medel e Theate. Una disposizione della quale potrebbero beneficiare tutti. Soumaoro ha forza e aggressività, ma spesso ha amnesie difensive, che potrebbero essere coperte proprio dalla presenza di un uomo in più nella retroguardia. Medel ha spiccate doti da difensore, ma soffre nella marcatura a uomo: nella posizione di libero può essere un fattore positivo per i suoi. E, infine, il jolly Theate, dotato della velocità necessaria per coprire il ruolo di terzo di sinistra.
Con la difesa a 3, chi rischia di rimanere fuori è Bonifazi. Il difensore italiano ha già giocato con questa disposizione, con buoni risultati, sia alla Spal sia all’Udinese, ma le sue prestazioni in questo inizio di campionato non sono state all’altezza delle aspettative di Mihajlovic. La sua esclusione contro la Lazio non era certo punitiva, ma l’allenatore serbo voleva provare qualcosa di nuovo per la sua squadra. Il primo esperimento, però, è perfettamente riuscito e per Bonifazi potrebbero chiudersi le porte della titolarità. Appare ancora più indietro nelle gerarchie l’inglese Binks.