L’Inter espugna la Dacia Arena grazie ai gol di Perisic e Lautaro Martinez e continua la lotta a distanza con il Milan per lo scudetto. Si ferma quindi l’Udinese che dopo la la straordinaria vittoria 0-4 al Franchi contro la Fiorentina, si arrende davanti ai Campioni d’Italia. La squadra di Cioffi, già abbondantemente salva, ha comunque disputato una buona partita provando nei minuti finali ad acciuffare il pareggio dopo il gol di Pussetto.
La cattiva notizia per i friulani e per i fantallenatori, però, arriva dall’infermeria. Alla mezz’ora del primo tempo, infatti, Success ha chiesto il cambio per un infortunio muscolare e ha lasciato il campo proprio a Pussetto. Si tratta del secondo attaccante out per l’Udinese dopo il portoghese Beto: nel post partita l’allenatore Gabriele Cioffi ha parlato delle loro condizioni fisiche sollevando qualche preoccupazione.
Non arrivano rassicurazioni sul fronte infortunati. Le parole di Cioffi nel finale di partita, infatti, spaventano tifosi e fantallenatori che rischiano di affrontare le ultime tre partite senza Beto e Success. Le condizioni del portoghese e del nigeriano continuano a essere monitorate, ma esiste la possibilità di una stagione finita anticipatamente.
Su Success, uscito dal campo ieri dopo aver sentito tirare, Cioffi non si sbilancia: «Purtroppo ha avuto un problema dove aveva già avuto un infortunio, se fa così di solito non è un buon segnale perché lui è un lottatore. Speriamo non sia nulla di che, altrimenti giocherà Pussetto».
Su Beto, invece, pochi dubbi e soprattutto tanta prudenza. Il bomber dell’Udinese tornerà in campo solo se in condizioni ottimali: «Lui vuole giocare, ma dobbiamo stare attenti. Sta recuperando, non so quanto vale la pena rischiarlo. Se c’è solo un rischio, non gioca. Giocherà le ultime due se starà bene, se il rischio è zero».
Chiosa finale sul Tucu Pereyra, titolare dopo qualche acciacco nelle scorse settimane: «Ha avuto un po’ di crampi post affaticamento, dobbiamo andare tutti forte, lui è stato lucido e d’esperienza e ha chiesto il cambio».