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Sporting CP-Atalanta, le interviste dei protagonisti post-partita

Si chiude il primo atto degli ottavi di finale di Europa League: allo stadio José Alvalade di Lisbona è andato in scena l’ottavo di finale di andata tra Sporting CP e Atalanta, terminato con il punteggio di 1-1. Al termine della partita, i calciatori atalantini hanno concesso le loro consuete interviste post partita ai microfoni di Sky Sport.

Le interviste ai protagonisti di Sporting CP-Atalanta

SCAMACCA: “Il pareggio è un peccato perché abbiamo avuto molte chances, l’1-1 ci sta stretto ma era un campo difficile e va bene così. Ripartiamo da dove siamo arrivati, è tutto aperto. La liberazione è più
la prestazione del gol. Se gioco così i gol arrivano e sono contento perché sto lavorando. Spero di continuare così. È normale che gli attaccanti quando non segnano vadano in depressione ma sento la fiducia del mister e del club, le difficoltà si superano insieme. Tre anni fa al Genoa ho fatto 4/5 gol da subentrato, è tutta questione di testa. Noi non ci siamo mai persi, ogni avversario è diverso. Noi diamo sempre il massimo e siamo sempre gli stessi, continuiamo sulla nostra strada. La Juve deve preoccuparsi? Vediamo”
.

RUGGERI: “È un campo ostico perché vi gioca una squadra che palleggia bene. Noi siamo stati bravi a toglier loro le migliori caratteristiche sin dal 1′. Peccato non averla vinta, ci giocheremo il passaggio turno al ritorno al quale dovremo arrivare mentalmente e fisicamente pronti. Scamacca lavora bene in settimana, abbiamo tutti periodi bui, l’importante è non abbattersi e superarli; sono contento per lui abbia segnato, se lo merita; se sta così bene ci dà una grossa mano. Secondo me è più difficile mentalmente che fisicamente giocare ogni tre giorni perché sei sempre in campo a giocare, non ad allenarti”.

DJIMSITI: “La cosa più importante era venire qua e fare il nostro gioco. Tutta la squadra ha fatto vedere una reazione dopo le ultime uscite. Abbiamo avuto molte più occasioni di loro che sono una squadra forte. L’1-1 ci sta e ci giochiamo il ritorno. Veniamo da gare difficili e abbiamo dato sempre tutto. Era importante alzare la testa e far vedere che in Europa la squadra c’è. L’adrenalina non ti fa sentire la stanchezza. Oggi siamo riusciti a mettere tutto in campo”.

Poi ha proseguito: “Ormai si gioca ogni tre giorni, siamo abituati, pensiamo sempre a quella dopo e pensiamo alla Juventus. Gyokeres? ha tante qualità e ha tutto per diventare un grande attaccante ma io penso a me stesso, al resto penso poco”.

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Mattia Picchialepri