Il centravanti dello Spezia M’Bala Nzola ha rilasciato un intervista ai microfoni della Gazzetta dello Sport. Diversi i temi trattati nel corso della conversazione, dai problemi di natura personale maturati nel corso della stagione passata agli obiettivi per quella corrente, sotto la guida di Luca Gotti. Il rendimento dell’attaccante angolano è stato fino a qui molto buono, con tre reti segnate in sette partite di campionato disputate. Di seguito, le parole del centravanti dello Spezia M’Bala Nzola nel corso dell’intervista concessa alla Gazzetta dello Sport.
L’attaccante classe ’96 ha esordito parlando ampiamente della passata stagione, contrassegnata, in negativo, da alcuni problemi dal punto di vista personale: “Non mi sentivo più me stesso. Tutto sembrava andare per il verso sbagliato. Non capivo perchè tutti ce l’avessero con me, e non aspettavo altro che la stagione finisse. Volevo voltare pagina, ripartire e scrivere una nuova storia. La mia storia. E ora lo sento: sono tornato“.
Si prosegue parlando di come Nzola sia riuscito a superare i momenti complicati della passata stagione: “É stato grazie a mia mamma, mi ha aiutato tantissimo. Lei mi manda un link e ci colleghiamo per pregare insieme. Io sono cristiano, lo faccio sempre prima di dormire e di mangiare. Ma non chiedo mai nulla riguardante il calcio, prego per ringraziare“.
L’attaccante chiarisce poi l’episodio accaduto nel match contro l’Inter, in cui, non riuscendo a togliersi l’orecchino, fece arrabbiare l’allora allenatore Thiago Motta, che decise di non farlo più subentrare a gara in corso: “Nella fretta sbagliai il lato da cui avrei dovuto premere per levarlo. Una fatalità. Nello spogliatoio ci misi mezzo secondo. Nonostante questo, ricevetti molti insulti. Forse pago il mio carattere, un po’ freddo all’apparenza. Ma io non sono fatto così, se entriamo in sintonia conosci un altro M’Bala“.
Parlando della stagione attuale, Nzola ha dichiarato: “Lo Spezia ha puntato su di me, e io ho avuto momenti per pensare e per conoscermi meglio. Gotti mi ha dato fiducia, e a me basta quello. Sono rimasto per me e per lo Spezia, non per chi mi critica. Credo che questo in campo si veda“.
Nzola chiude poi l’intervista esprimendo il suo, ambizioso, obiettivo stagionale: “Voglio la salvezza dello Spezia. E il titolo di capocannoniere. Ce la posso fare. E se non sarò il primo, sarò comunque tra i primi quattro o cinque. L’ho detto, sono tornato“.