A quasi un mese dal brutto infortunio rimediato contro il Verona, il portiere dello Spezia Dragowski ha raccontato in un’intervista questa difficile fase della sua carriera. Il giocatore bianconero si è infortunato nell’ultima partita prima del Mondiale in Qatar, nel quale avrebbe giocato con la Polonia. Si è capito subito dopo lo scontro di gioco che non si sarebbe parlato di un problema di poco conto.
La sua prima parte di stagione, comunque, non è stata assolutamente negativa. Il contraccolpo psicologico poteva essere importante come da lui stesso spiegato: “Sto bene soprattutto mentalmente. Questo è fondamentale perché mi sta permettendo di recuperare al meglio“. Di seguito tutta l’intervista di Dragowski rilasciata a “La Nazione”.
Il primo pensiero di Dragowksi è stato per i tifosi dello Spezia: “Grazie ai tifosi spezzini per l’affetto che mi avete dimostrato. ho tre anni di contratto e voglio onorarli tutti. Ho sentito l’affetto della gente ed ho ricevuto un miliardo di sms. Mentre tornavamo da Verona, all’autogrill, abbiamo incontrato alcuni tifosi che mi hanno manifestato la loro vicinanza e il loro affetto“.
Tra i tifosi è stato anche eletto come beniamino per non essersi risparmiato prima del Mondiale: “Se mi devo rompere la gamba per consentire alla mia squadra di vincere me la rompo, sono fatto così. Do sempre il massimo“.
Ha fissato, poi, il suo obiettivo sulla possibile data del rientro: “Sinceramente vorrei tornare già domani, ma non dipende solo dalla mia volontà. Il mio obiettivo sarebbe il match contro l’Atalanta del prossimo 4 gennaio ma bisogna vedere come reagisce la caviglia alle terapie. Non sono uno che si piange addosso. Alla fine della partita dove mi sono infortunato ho avuto la forza di prendere in giro i miei compagni dicendogli che è bastata la mia assenza per vincere“.
Ha concluso parlando dell’obiettivo salvezza, che spera di raggiungere il prima possibile: “Vogliamo salvarci il più velocemente possibile. Non dobbiamo arrivare all’ultima partita con il patema“.