Il commissario tecnico della Nazionale Luciano Spalletti e Guglielmo Vicario hanno parlato nella conferenza pre partita di Italia-Bosnia, amichevole in vista di Euro2024
Manca sempre meno all’inizio degli Europei di calcio 2024 che quest’anno avranno luogo in Germania. L’Italia arriva da campione in carica, dopo il successo di 4 anni fa ottenuto al Wembley ai rigori contro l’Inghilterra.
Rispetto a quella formazione, gli Azzurri sono cambiati tanto sia in campo, che in panchina. Spalletti è subentrato a Mancini, con l’obiettivo di iniziare un ciclo vincente importante e costante.
Dopo la prima amichevole giocata contro la Turchia, pareggiata 0-0, il prossimo impegno in preparazione degli Europei per l’Italia sarà la sfida alla Bosnia di Edin Dzeko e compagni.
In vista della gara, Spalletti e Vicario hanno rilasciato la consueta intervista pre partita: le parole del commissario tecnico e del portiere degli Azzurri in vista di Italia-Bosnia.
L’allenatore dell’Italia ha esordito parlando della gara: “Mi aspetto di mettere in pratica l’analisi che abbiamo fatto dopo l’ultima partita. C’è stato tempo per provare certe cose, quindi mi aspetto che facciano meglio. Giocherà Scamacca. Buongiorno giocherà dal 1′? Sì. Fagioli? Mi è piaciuta la sua interpretazione e domani giocherà insieme a Jorginho. Bisogna esser bravi tecnicamente se vogliamo portare tutta questa gente dentro il campo. 4-3-3 o 4-2-3-1 superati dopo l’esclusione di Orsolini? No, nella posizione di esterno alto a destra può giocare Cambiaso, Chiesa o Pellegrini, quindi abbiamo delle possibilità per quella zona di campo“.
Il ct ha poi commentato le condizioni di Barella: “Siamo stati ottimisti fin dal primo momento perché è sempre stato sotto controllo. Non può essere considerato per la partita di domani, ma siamo fiduciosi per l’Albania. Lo stesso vale per Meret“.
Dopo il ct, anche Vicario è intervenuto in conferenza stampa: “Avvertiamo grande responsabilità, verso noi stessi e soprattutto tutti gli italiani che ci seguono, che amano questo sport e si sentono legati a noi. Come ci dice il mister dobbiamo essere capaci di fare tante cose, per non essere prevedibili e creare dei problemi a quelli che sulla carta sembrano inarrivabili”.
“Ritorno a Empoli? Fare la prima partita con la nazionale in quello stadio lì è sicuramente molto emozionante. Competizione tra i portieri? C’è grande stima, voglia di alzare il livello perché da professionisti quali siamo vogliamo sempre essere migliori. Più arriviamo pronti, più siamo stimolati e migliore sarà il risultato in campo”.