Napoli, Spalletti: “L’obiettivo è arrivare primi, è l’unica via d’uscita”

Finisce 1-1 la partita fra Napoli e Salernitana, valevole per la 32^a giornata di Serie A. Rimandata la festa scudetto per i padroni di casa, che avrebbero potuto esultare già oggi in caso di vittoria contro il club granata. Il gol segnato da Olivera al 62′ aveva dato fiducia ai tifosi, ma la rete di Dia ha riportato il risultato in parità a pochi minuti dal triplice fischio. Al termine del match contro la Salernitana, l’allenatore del Napoli Luciano Spalletti ha rilasciato un’intervista ai microfoni di DAZN: le sue dichiarazioni.

Napoli-Salernitana, l’intervista post partita di Spalletti

SULLA PARTITA – “Chiaro che a loro dispiace moltissimo non aver dato questa felicità a un pubblico meraviglioso come quello di stasera. Però poi lo senti che queste partite sono quelle più difficili e faticose dal punto di vista mentale. Poi se trovi una squadra stimolata e ben allenata come la Salernitana, che si è chiusa a riccio, diventa un po’ più difficile. Poi un pochino di ingenuità su quel gol preso”.

SUL SOGNO SCUDETTO – “Sono fatto un po’ così, nel senso che se per caso dovessimo vincere per me diventa più tranquillità e più piacere a veder gioire la gente. Perché poi si percepisce quest’affetto, quest’amore e glielo devi donare. Noi rappresentiamo quello che è il loro sogno, e quindi è giusto che loro lo ricevano questo sogno che hanno. Noi siamo quelli che materializzano il sogno dei nostri tifosi e vorremmo farlo questo gol in più per donarlo a loro”.

“Da un punto di vista mio si dilaziona il godimento, perché in questa situazione qui io non ci sto molto scomodo, ci sto comodissimo. Per cui rimandiamo, ma è un allungare i festeggiamenti, perché poi sono convinto che quei due punti li faremo”.

UNA SOLA VIA D’USCITA – “Hai solo una possibilità di uscirne a testa alta, se riesci a vincere il campionato, sennò hai sempre fatto le cose in un modo parziale. L’obiettivo è arrivare primi, è l’unica via d’uscita. È questo ritmo e questa voglia di fare che poi ti fa crescere l’autostima e la convinzione”.

SUL CARATTERE – “Ho visto con quale attenzione e disponibilità i giocatori sono venuti sempre a fare l’allenamento. Io spesso cito quelli che hanno giocato di meno perché costringono quelli che hanno giocato di più a mantenere sempre altissima l’asta della voglia e della qualità. La qualità del lavoro è sempre alta”.