Napoli, Spalletti: “Osimhen arrabbiato? Deve fare l’attaccante, non sempre sbaglia l’allenatore”
Si chiude sul risultato di 3-1 il big match di giornata fra Napoli e Inter. Partita dei nerazzurri che si è complicata già nel primo tempo, con l’espulsione di Gagliardini al 41′ minuto. Al 67′ i padroni di casa sono passati in vantaggio con il gol di Zambo Anguissa, reso vano all’82’ dalla risposta di Lukaku. Nei minuti finali i campioni d’Italia sono tornati però in vantaggio, prima con Di Lorenzo e infine con Gaetano, la cui rete ha definitivamente chiuso il match. Al termine della partita vinta contro l’Inter, l’allenatore del Napoli Luciano Spalletti ha rilasciato un’intervista ai microfoni di DAZN.
Napoli-Inter, l’intervista post partita di Spalletti
SULLA PARTITA – “Abbiamo messo in campo la qualità di gioco che ci ha contraddistinto, perché stasera diventava stimolante per i calciatori, avevano davanti una finalista di Champions, che ha meritato di arrivare lì. Volevano dimostrare che quello fatto durante tutto il campionato non era figlio di un periodo, ma di una superiorità chiara. L’Inter, poi, era l’unica squadra che non avevamo ancora battuto, era importante vincere oggi per i numeri, per il miglior attacco, la miglior difesa, tutto questo rafforza il campionato che abbiamo fatto”.
SULLA SQUADRA – “La squadra non ha bisogno di niente e di nessuno. Sa giocare a calcio, è stata costruita bene e dal presidente e da Giuntoli. Hanno fatto inserimenti corretti e mirati, di ragazzi giovani che poi sono diventati un corpo unico e questo ha fatto la differenza. Al Napoli c’è cuore, disponibilità al sacrificio, professionalità e c’è quell’autostima giusta, che poi fa sempre la differenza. Credere di poter mettere il muso davanti a tutti. Ci sono, poi, quelli che hanno un qualcosa in più degli altri e un allenatore non vorrebbe mai perderli. Per esempio il capitano che nessuno vorrebbe mai perdere è Di Lorenzo”.
OSIMHEN NERVOSO – “Le esigenze son quelle che lui faccia il centravanti come ha sempre fatto, corra dietro agli avversari e crei spazi per la squadra. Si può arrabbiare dopo la sostituzione, ma non è sempre colpa dell’allenatore che lo cambia. Gli attaccanti hanno il gol in mente, che fa la differenza nel loro bagaglio e nella loro felicità. Però poi ci sono anche i difensori e il portiere, che non vogliono prendere i gol. Essere la miglior difesa mette in evidenza Rrahmani e Kim per quello che abbiamo fatto. Poi Osimhen questa settimana si è allenato a mezzo servizio: un giorno è stato influenzato, sabato mattina è andato a Roma a fare la patente e non si è allenato. Gli altri nel suo ruolo son calciatori forti, Raspadori è forte, Simeone in Champions è stato straordinario nel sostituirlo quando non è stato disponibile. Anche Gaetano è fortissimo, vedrete che carriera che farà”.
FUTURO – “Non manca nessun dettaglio per decidere il mio futuro, non sto aspettando niente, è tutto chiaro e definito. C’è solo da comunicarlo. Abbiamo convenuto con De Laurentiis di aspettare a dirlo, ma dalla cena con il presidente siamo usciti con tutto già definito.”