Spalletti: “Kean e Retegui insieme? Sì e vi dico perché. Su Comuzzo e Savona…”
Il Ct della nazionale Luciano Spalletti annuncia il ritorno di Locatelli al posto di Ricci e fa il punto su alcuni singoli: da Comuzzo a Savona.
Le sfide contro Belgio e Francia per consolidare il primo posto nel raggruppamento 2 di Nations League.
La Nazionale azzurra del Ct Luciano Spalletti si prepara ai nuovi impegni: diversi i volti nuovi tra i convocati, ma anche calciatori che sono divenuti ormai delle certezze.
Nel corso della conferenza stampa a Coverciano il ct azzurro Luciano Spalletti ha parlato di alcuni singoli, dell’esplosione di Kean e della possibilità che possa giocare in coppia con Retegui.
Tra i volti nuovi di questa nazionale c’è anche quello del centrocampisti della Juventus Locatelli, convocato al posto di Ricci del Torino, non al meglio. Queste le parole dl Ct azzurro in conferenza.
Da Comuzzo a Savona
Spalletti inizia la sua conferenza stampa annunciando il forfait di Ricci e la convocazione di Locatelli. “Ricci va a casa perché abbiamo iniziato questo rapporto con le società e se un giocatore rischia di farsi male non lo portiamo. Sarebbe stato difficilissimo recuperarlo per la prima partita, poi avrebbe dovuto stringere i denti. Al suo posto convochiamo Locatelli”.
Il ct azzurro parla poi di alcuni dei nuovi: “Comuzzo è un calciatore attentissimo e ha un fisico possente- è bravo a fare il difensore ma anche a impostare e ha personalità. Savona l’ho convocato perché sono curioso di conoscerlo: è un giocatore emergente e gioca titolare nella Juventus; può fare anche il braccetto o alterarlo con Di Lorenzo”.
“Kean e Retegui insieme? Si può”
Capitolo a parte merita Moise Kean, protagonista di un campionato super con la Fiorentina. “Kean è il calciatore che somiglia di più a ciò che è accaduto al nostro gruppo, ha avuto una crescita abbastanza veloce”.
“Se Kean e Retegui possono giocare insieme? Sì, ed è anche facile da spiegare. Kean ha fatto anche la punta esterna ed è uno più di corsa e di gamba, da scorribande, crea pericoli anche con la sua forza e fisicità, ed è uno che fa reparto da solo. Mentre Retegui è più un attaccante da area di rigore. Retegui prima punta e Kean ad andargli sotto, a prendersi palla addosso: dico che può tenerla lì anche due minuti”, conclude Spalletti.