Napoli, Spalletti duro dopo la sconfitta: “Il responsabile sono io”
Empoli-Napoli finisce 3-2. Sconfitta pesantissima per la squadra di Spalletti, che dopo aver gestito bene la partita nei primi 80 minuti ha subito 3 reti nel finale di gara. Decisivi gli errori di Meret e Malcuit.
L’allenatore del Napoli è intervenuto ai microfoni di DAZN nel post-partita, dove ha affermto di essere lui il maggiore colpevole per la batosta subita dai partenopei. Di seguito, le sue parole.
Napoli, le parole di Spalletti
SULLA PARTITA: “Immaginarsi un finale di questo genere era difficile, però poi sono partiti e hanno continuato a lottare con l’intensità giusta. L’Empoli è una squadra che ha fatto così tutto l’anno, noi probabilmente sul finale abbiamo perso un po’ di attenzione, perché abbiamo perso qualche palla di troppo, abbiamo fatto qualche errore che per quello che è il nostro livello non dovevamo fare. Però poi ha molta responsabilità l’allenatore, perché se la squadra è questa la responsabilità è dell’allenatore“.
SULL’ATTEGGIAMENTO DELLA SQUADRA: “Dipende sempre da quello che tu costruisci giornalmente. Una squadra di rango come la nostra dipende da quello che è l’allenamento settimanale, nell’essere esecutivi e attenti. Probabilmente abbiamo abbassato qualcosa e non va fatto. Poi inevitabilmente quando commettiamo la leggerezza ci subentra anche un po’ di timore, e allora poi il resto lo fanno gli avversari che hanno forza e qualità, anche se erano partiti con la convinzione di non vincere. Si era detto anche ieri che dovevamo aspettare una squadra che aveva fame. A volte succede questo nel calcio, ed è successo“.
Napoli, il mea culpa di Spalletti
UNICO RESPONSABILE: “Responsabile sono io di questa squadra, di quello che è l’atteggiamento sia mentale sia tecnico, quindi devo pagarne le conseguenze. Molta responsabilità è mia, perché se la squadra non sa reagire dovrebbe avere un atteggiamento, una ricerca che diventa evidente in qualsiasi momento della partita, perché sennò significa che ho trasferito male il mio lavoro ai calciatori. Noi dobbiamo lottare per lo scudetto, è stato riconosciuto da tutti che questa squadra avrebbe avuto le qualità per lottare per lo scudetto, e se poi il livello è questo qui non c’è può essere questo divario senza fare la differenza“.
SUL FUTURO: “Si vede come vanno le prossime partite, dobbiamo ancora qualificarsi per la Champions League, da là deriverà una valutazione complessiva che la società farà a fine anno. Ora si va a pensare alla prossima partita, con grande serenità martedì si ricomincia a lavorare e poi si vedrà“.