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Italia, Spalletti: “Scalvini è il calciatore del futuro”

Le scelte di Luciano Spalletti per Italia-Turchia

Luciano Spalletti, commissario tecnico dell'Italia (Image)

Le dichiarazioni di Luciano Spalletti rilasciate in conferenza stampa alla vigilia dell’amichevole Italia-Turchia

Comincia l’avventura azzurra di preparazione agli Europei di Germania 2024. Dopo l’accoglienza ai “Fantastici cinque” numeri 10 avvenuta nel primo pomeriggio, dal ritiro di Coverciano è intervenuto anche il commissario tecnico.

Il programma della giornata di lunedì 3 giugno prevede innanzitutto la conferenza stampa di Luciano Spalletti in compagnia del centrocampista Nicolò Fagioli: è già vigilia di Italia-Turchia.

Dopodiché, intorno alle ore 17:00 la squadra si sposterà sul campo d’allenamento per lavorare in vista del test amichevole con la selezione di Vincenzo Montella. Match che andrà in scena alle ore 21:00 di martedì allo stadio Dall’Ara di Bologna.

Sarà l’ultima partita della nazionale prima del taglio di 4 dei 30 calciatori preconvocati. Con ogni probabilità, infatti, saranno 26 i nomi presenti nell’elenco dei convocati per la spedizione tedesca che Spalletti diramerà ufficialmente giovedì 6 giugno.

La conferenza stampa di Spalletti pre Italia-Turchia

Il commissario tecnico ha così esordito in sala stampa: Tra una settimana si parte per Dortmund? Per me diventa facile, basta vedere il contesto da cui sono partito. Certo che sono emozionato e mi batte il cuore. Poi stamani con quella roba lì dei magnifici numeri 10. Averli tutti qui fa molto effetto, si respira la loro aria e quando scendiamo in campo siamo più rispettati”.

Poi ha dichiarato: Chi mi ha suscitato più emozione tra i Fantastici 5? Tutti, basta poco per andare a prenderci delle cose che poi possono servirci e fare chiarezza sul nostro cammino. Hanno alzato l’asticella delle nostre emozioni e ci hanno donato una storia che diventa un rispetto per chi viene ad affrontarci. Noi dobbiamo dimostrare di essere all’altezza ma loro hanno fatto il loro lavoro. Si percepisce il loro amore per questa storia e questi colori: quando li ho chiamati nessuno mi ha detto di no, in due hanno preso degli aerei per esserci. Sarò in debito con loro per sempre. Scamacca? Gli ho detto che è pigro per aiutarlo. Bisogna essere sinceri con i figli se non vuoi che crescano viziati. Io non offendo mai i miei calciatori, li stimolo”.

La conferenza stampa di Luciano Spalletti alla vigilia dell'amichevole Italia-Turchia
Luciano Spalletti, commissario tecnico dell’Italia (Agency)

Baggio: “Il nemico più grande è la responsabilità di quando si indossa questa maglia”

In risposta alle domande su Acerbi, Scalvini, Gatti, Fagioli, Pellegrini il selezionatore azzurro ha affermato: Scalvini? spero si rimetta il prima possibile, è un grande professionista oltre che un bravo ragazzo. Vedendo la direzione del calcio, lui è il giocatore del futuro. Mando un abbraccio anche ad Acerbi. Chi ha visto lo spazio per potersi inserire è arrivato di corsa e mi spiace ancora di più per chi ho dovuto lasciare a casa. Gatti? È arrivato tutto sudato con le scarpe in mano, è un bel segnale. Fagioli alternativa a Jorginho? Bisogna vedere. Ci sono tante caratteristiche da valutare, il contrasto è una qualità fondamentale per questo ruolo. Pellegrini? Può essere un numero 10, ma anche Barella perché è imprevedibile. Vogliamo diventare una squadra unita, dove tutti respirano la stessa aria”.

Infine Luciano Spalletti ha così concluso la conferenza stampa di vigilia dell’amichevole Italia-Turchia: Contro la Turchia giocheranno Retegui e Vicario. Abbiamo scelto una frase per ogni partita. I 5 hanno detto cose bellissime che ripeteranno spesso durante questo percorso. Dette da loro ha un valore aggiunto. Baggio ha detto che il nemico più grande è la responsabilità di quando si indossa questa maglia. Antognoni ha detto che è bello ritrovare gli amici. Totti ha detto che bisogna scendere in campo per vincere e possibilmente divertirci. Rivera ci ha consigliato di battere il calcio d’inizio in avanti. E poi che ci confronteremo con i più forti. Per Buffon questo è un giorno che va tatuato perché sono eroi che non dimenticheremo mai”.