Frosinone, Soulé: “Italia? Spalletti è venuto a parlarmi a Frosinone”
Il Frosinone di Eusebio Di Francesco è partito molto bene in campionato. I giallazzurri sono tornati quest’anno in Serie A e hanno costruito una squadra molto giovane ma intraprendente. Tra i migliori in queste prime 12 giornate, poi, c’è stato sicuramente Matias Soulé. L’argentino, arrivato in prestito dalla Juventus, ha fatto vedere alla grande le sue qualità nel tridente di Di Francesco e sta crescendo tantissimo. A proposito della stagione col Frosinone e non solo, Soulé ha parlato in un’intervista a Sportweek commentando anche la scelta della Nazionale.
Frosinone, l’intervista di Soulé
L’attaccante argentino ha innanzitutto parlato del grande inizio di stagione col Frosinone: “Giochiamo molto bene con e senza palla grazie a Di Francesco. Puntiamo a vincere facendo il nostro gioco, ma difficile dire dove possiamo arrivare. Lo scudetto? Ancora presto per dirlo ma penso sia una lotta tra Inter e Juve”.
Sul passato alla Juventus e in particolare su quanto sia cresciuto in prima squadre nell’ultimo anno ha detto: “Ho imparato cose fondamentali che mi serviranno per sempre quando sono salito in prima squadra. Ogni allenamento era una lezione perché giocavo con dei campioni. Di Maria? Ci sentiamo spesso, è un amico. Prima mii diceva: ‘Quando ti svegli e inizi a fare gol?'”.
Poi sulla scelta della Nazionale e il corteggiamento di Spalletti ha detto: “Spalletti mi ha chiamato ed è anche venuto a Frosinone. Io però gli ho detto che mi sento argentino e voglio aspettare che mi chiamino loro. Per me sarebbe un orgoglio”.
Infine sull’idolo e su un suo sogno: “Il mio idolo da bambino era il Kun Aguero. Ho una foto con lui di quando ero piccolo e vorrei farmela firmare: non l’ho mai incontrato ma ero impazzito per lui. Un sogno? Vincere il Mondiale con l’Argentina, ma non solo. Anche la Champions League, ve l’ho detto: io punto al massimo”.