Serie A, Maresca: “Non è fuorigioco se un attaccante ha un piede avanti: si va in questa direzione”
Il fuorigioco, quest’anno, è più che mai un tema che sta facendo discutere. L’introduzione del fuorigioco semiautomatico, infatti, da una parte, sta togliendo tutti i dubbi e anche gli offside di pochi millimetri vengono rilevati. Alcuni, però, sono del parere che se di pochi centimetri, il gol non vada annullato. Di questo tema del fuorigioco in Serie A e non solo ha parlato Fabio Maresca in un’intervista a Il Mattino.
Serie A, Maresca sul fuorigioco: “Si sta sperimentando”
L’arbitro italiano ha commentato, intanto, le parole di Lobotka in cui dice che si fischia troppo in Serie A: “Se fosse per noi fischieremmo il meno possibile ma mica lo decido io quanto fischiare, lo decide la partita. Comunque siamo allineati alle altre leghe: 24 falli di media a partita”.
Poi sul fuorigioco millimetrico ha detto: “Si sta sperimentando l’ipotesi opposta ovvero che un giocatore possa essere considerato in gioco se una sola parte del corpo è in linea con il penultimo difensore. Questo cambierebbe anche lo stile nel difendere e nell’attaccare: l’obiettivo è rendere le partite più spettacolari. Con un piede avanti l’attaccante sarebbe in gioco? Si, nei tornei Under18, poi, si sta già sperimentando. E il ruolo dell’arbitro con tutta questa tecnologia? La utilizzeranno sempre meglio. La figura carismatica in mezzo al campo resterà immutata e fondamentale”.
Poi sulle perdite di tempo e i maxi recuperi ha detto: “Obiettivo comune di tutti è quello di abbreviare i momenti di ripresa del gioco e quindi non solo concedendo maxi-recuperi: questo si ottiene abbreviando i dialoghi con i calciatori e le situazioni di stallo“.
Sui tanti rigori fischiati per falli di mano: “Quello che talvolta appare come fortuito, tanto fortuito non è. Non possiamo pretendere che i difensori giochino con le mani dietro la schiena, d’altro canto anche questa è una regola in continua evoluzione e non è facile muoversi dentro continui cambiamenti“.