Tra tutte le squadre di Serie A, il Sassuolo è una di quelle che si è maggiormente rivoluzionata in estate, avendo perso delle colonne portanti. I neroverdi, soprattutto in avanti, hanno subito una vera e propria rivoluzione. Fuori Scamacca e Raspadori, dentro Pinamonti, Alvarez e Laurienté, buttati subito nella mischia. L’esterno francese, in particolare, ha sin da subito mostrato cosa sia in grado di fare, con 1 gol e 2 assist in 4 partite. Laurienté ha rilasciato un’intervista ai microfoni della Gazzetta dello Sport, parlando della sua avventura al Sassuolo e variando per altri argomenti. Di seguito le sue parole.
Arrivato tardi dal mercato e buttato subito nella mischia, l’ex Lorient ha parlato del suo inserimento: “È stato rapido, sono contento. Ma adesso viene il difficile: bisogna continuare così. Dionisi mi chiede di non esitare a dribblare, seguire l’istinto, prendere dei rischi, avere fiducia in me stesso”, ha detto.
Sul calcio italiano ha poi affermato: “Rispetto alla Francia è più difficile trovare spazi negli ultimi trenta metri. Le squadre difendono in blocco, con una grande organizzazione”.
Ha affrontato anche il tema delle punizioni: “Mi esercito tanto, è capitato di fare gol molto belli. Mi ispiro a Juninho Pernambucano, il migliore specialista di sempre. Cerco di battere come lui, con le tre dita. Come la chiamate in Italia? Ecco, la “maledetta”, ha risposto. Indicazione importante in chiave fantacalcio?
Alla domanda sulla preferenza tra gol e assist, il francese ha poi risposto: “Meglio vincere. E quindi, visto il mio ruolo, devo fare sia assist che gol“.
Quella contro l’Inter sarà la prima vera e propria partita contro una big per lui, che ha detto: “Contro l’Inter ci sarà una splendida atmosfera. I nerazzurri con il Barcellona hanno giocato la miglior partita stagionale, ma noi siamo pronti. Le assenze ci penalizzano, ma stiamo lavorando bene. Affrontiamo tutti insieme le difficoltà. Ho il sogno di essere convocato in Nazionale e per riuscirci devo giocare molto bene con il Sassuolo“.