Sassuolo, Djuricic: “Ho rischiato di operarmi di nuovo. Futuro? Avevo offerte…”

Torna a vedere la luce Filip Djuricic, che dopo esser stato fermo per quasi sei mesi è finalmente tornato in campo. Il centrocampista del Sassuolo, intervistato da Sportklub, ripercorre quei giorni: “Ho saltato più di metà stagione, sono stato assente 152 giorni. Potete immaginare cosa provavo quando ero fuori dal campo, la situazione era molto difficile non tanto fisicamente quanto psicologicamente“.

Sassuolo, Djuricic: “Era un problema più grave di quanto pensassero”

Un problema che lo scorso ottobre sembrava essere facilmente risolvibile in una manciata di giorni ma che si è trasformato in un calvario: “I medici hanno prolungato la mia guarigione ogni sette giorni. Continuavo a chiedere quando avrei potuto giocare di nuovo e alla fine siamo arrivati alla conclusione: dopo cinque mesi e mezzo. Sebbene all’inizio potesse sembrare un infortunio da poco, si trattava di un problema molto più grave di quanto pensassero. In poche parole, era un infortunio mal curato“.

In seguito all’incontro con un dottore Djuricic è tornato a sperare: “Ho avuto la fortuna di incontrare il dottor Tocilli all’inizio di febbraio che è riuscito a stabilizzare la situazione con i suoi metodi. Se non lo avessi incontrato avrei dovuto operarmi e stare fermo altri mesi. Ora sono completamente in salute e sto pian piano riprendendo il ritmo partita“.

“Futuro? Sono pronto per un nuovo club”

Poi il centrocampista serbo parla del suo futuro: “Credo di essere pronto a fare un salto in avanti. Se in questi mesi fossi sceso in campo probabilmente avrei avuto già un pre-contratto con un club più grande. In Italia mi considerano un giocatore affermato, ho avuto anche delle offerte prima dell’infortunio. Il Sassuolo è stata una grande storia e un trampolino di lancio, non escludo di restare qui ma le possibilità sono poche“.

In chiusura Djuricic spiega perché scelse di accettare l’offerta dei neroverdi: “Avevo offerte da squadre migliori, come Lazio e Atalanta, ma ho deciso di seguire De Zerbi perché mi piaceva come lavorava e sapevo che avrei fatto un bel percorso al Sassuolo“.