Sassuolo, Dionisi: “Berardi per noi è come Mbappé: vi spiego perché”
L’uomo giusto al momento giusto. Può essere vista così la figura di Alessio Dionisi, arrivato al Sassuolo per sostituire De Zerbi, senza farlo rimpiangere. L’allenatore ex Empoli ha ritrovato una squadra composta da un mix di giovani interessanti e giocatori esperti, dando continuità al progetto neroverde. Dopo la prima stagione, conclusa all’11° posto in classifica, l’allenatore ha visto partire giocatori importanti come Raspadori e Scamacca, cercando di sopperire alla loro assenza. Nella prima parte di stagione, inoltre, ha dovuto fare a meno di due come Berardi e Traoré, praticamente mai presenti, ma nonostante questo è riuscito a portare buoni risultati. Dionisi ha rilasciato un’intervista nel podcast Il Terzo Uomo, dove ha parlato del suo Sassuolo e dei singoli. Di seguito un estratto delle sue parole.
Sassuolo, l’intervista di Dionisi
L’allenatore ex Empoli ha parlato di diversi giocatori, soffermandosi inizialmente su Raspadori, che ha allenato prima del trasferimento al Napoli: “Per noi è insostituibile, per me era inutile andare a cercare un giocatore come lui, avrebbe fatto meno bene perché Giacomo può fare più ruoli -ha detto- Quest’anno non abbiamo avuto tutti gli interpreti migliori in fase offensiva e averli o non averli, non essendo un top club, fa tanta differenza perché l’inerzia della gara cambia se vai in vantaggio o meno e avendo giocatori con maggiore o minore capacità realizzativa, questo fa la differenza”.
Poi, delle parole per Berardi, vero leader di questa squadra visto pochissimo fin qui causa infortunio: “Ci è mancato tanto. Per noi lui è come Mbappé. Non volevo fare questo paragone, ma per certi aspetti è stato più determinante Berardi nel Sassuolo in questi 9-10 anni di Serie A con il Sassuolo che Mbappé con la Francia perché lì ci sono anche altri campioni. La presenza di Berardi alza il livello di tutti, poi per certi aspetti alcuni giocatori si responsabilizzano senza la sua presenze. Berardi sposta tanto, lo fa anche in allenamento. Ci sono le categorie, ci sono i livelli, negli allenatori, nelle squadre e nei giocatori. Noi abbiamo un giocatore veramente, veramente bravo. Peccato non averlo avuto, con lui le cose saranno più fluide”, ha affermato.
Infine, Dionisi ha parlato di un altro giocatore visto molto poco fin qui, cioè Traoré, affermando: “La speranza è che Junior riprenda il cammino interrotto a maggio. Abbiamo forzato il suo rientro dall’infortunio, nel senso che abbiamo cercato di dargli condizione giocando ma non è una cosa facile. Il merito che hanno avuto lui e lo staff è che Junior è arrivato alla sosta senza problemi fisici. Ha fatto una seconda parte di stagione l’anno scorso all’altezza delle sue qualità. Il problema di Junior è la continuità mentale, non è semplice trovarla in un campionato così competitivo e così mediatico, perché poi alla fine la visibilità può essere una bella cosa ma un boomerang, se non la sai gestire. L’anno scorso ha fatto un campionato in crescendo, mi auguro che dalla ripresa si possa rivedere il Traorè della seconda parte di stagione”.