Nonostante il Sassuolo di Dionisi abbia incontrato diverse difficoltà nel suo percorso, i neroverdi si sono confermati in Serie A per la undicesima volta di fila. Dopo aver chiuso la stagione al 13º posto in classifica, l’allenatore del Sassuolo Dionisi ha parlato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport del presente, delle ambizioni, e del futuro di Domenico Berardi, capitano neroverde che sarà sicuramente al centro delle voci di mercato.
L’allenatore del Sassuolo Dionisi ha iniziato l’intervista facendo un bilancio del campionato: “Il girone di andata è stato sufficiente, quello di ritorno ottimo, quindi in generale il bilancio è positivo. Nel momento complicato, in cui eravamo a 5 punti dalla salvezza, siamo stati bravi tutti. Gennaio e febbraio mi hanno insegnato molto. Questa stagione mi ha dato la conferma che la forza del gruppo emerge nel momento di difficoltà“.
Dionisi ha poi commentato il traguardo delle 11 stagioni consecutive in Serie A: “È importante non considerare l’11º anno in A come conseguenza del 10º, non è così. Non sarà nemmeno il terzo campionato di Dionisi. Sarò una stagione in cui porteremo avanti il nostro progetto sapendo che i risultati dipendono da tante variabili. Perdere uno dei nostri giocatori importanti sarebbe pesante; perderne due sarebbe quasi impossibile da assorbire. Se qualcuno parte, spero che arrivino giocatori pronti e magari uno in ogni reparto”.
L’allenatore neroverde ha continuato il discorso parlando di Berardi, sul taccuino di diverse squadre: “Domenico è il top player del Sassuolo. È magico. Può esprimere le sue grandi qualità e anche quello che ha in testa. Abbiamo giocato 16 partite senza di lui e non eravamo pronti. Se Berardi è in campo, sono diversi anche gli allenamenti. Non si tratta del numero, del colpo di tacco o della giocata: Domenico vede il calcio e può stare ovunque: attacca la profondità, si muove tra le linee, costruisce come una mezzala. Difficile pensare ad un futuro senza di lui“.
Infine, Dionisi ha concluso l’intervista parlando degli obiettivi del futuro del Sassuolo: “Io sono ambizioso e anche il club lo è. Mi dispiace vedere calciatori che non spingono al massimo. Lauriente si è inserito benissimo in Serie A ma quando gli avversari hanno iniziato a conoscerlo lui ha abbassato un po’ l’intensità mentale. Il Sassuolo vuole stupire, sempre. Questo cammino non era scontato 10 anni fa e nelle prossime due stagioni vogliamo fare ancora meglio. L’obiettivo è far crescere il gruppo secondo la nostra filosofia. Risultati? Sto già pensando al primo turno di Coppa Italia, che l’anno scorso non abbiamo passato, e voglio iniziare bene il campionato”.