Sassuolo, Dionisi: “Tante giornate con il mercato aperto? Non è una bella cosa”
L’allenatore del Sassuolo Alessio Dionisi ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport. Diversi i temi trattati da Dionisi nel corso della conversazione, dalle diverse incognite riguardanti la prossima stagione alle difficoltà del mercato odierno. Arrivato sulla panchina dei neroverdi nel giugno dell’anno scorso, alla sua prima esperienza in Serie A Dionisi ha ottenuto ottimi risultati. Undicesimo posto in classifica, concludendo il campionato a quota 50 punti, e il merito di avere ulteriormente valorizzato diversi giovani già in rampa di lancio come Scamacca, Raspadori e Frattesi.
Sassuolo, le parole di Dionisi sul mercato
Nel corso dell’intervista l’allenatore del Sassuolo si è soffermato sulle insidie che il calciomercato porterà nella preparazione della stagione questa stagione. In particolare il fatto che, dovendo iniziare prima il campionato a causa della sosta per il mondiale (la prima giornata sarà il 12 agosto), ben quattro giornate saranno aperte con la sessione di mercato attiva. Un fatto non gradito a Dionisi: “Non è una bella cosa. Non aiuta a portare equilibrio nella squadra e a concentrarsi durante la settimana. Le chiacchierare vanno avanti prima e dopo le partite a discapito della concentrazione. Bisognerà conviverci. Sicuramente il mercato non facilita il lavoro di gruppo. In un mondo ideale non lo vorrei.”
Dionisi ha poi espresso la sua opinione riguardante le incognite e le difficoltà che la prossima stagione, complice il Mondiale invernale in Qatar, riserverà. “La lunga sosta? Sarà una prima volta per tutti. Non so nemmeno se sarà l’ultima. D’altronde il calcio si adegua ai cambiamenti, si evolve. Può essre che il Mondiale a dicembre ci insegnerà qualcosa di nuovo. Rappresenta un’incognita, ma sarà sicuramente stimolante.”
L’allenatore ha poi aggiunto: “Bisognerà pensare a una seconda preparazione invernale. Un mini ritiro da organizzare considerando gli elementi della squadra a disposizione e i nazionali che ogni squadra riuscirà a trattenere. Il Mondiale è diverso dal periodo della sosta per le nazionali. Dura un mese, ci vanno solo le squadre qualificate e non tutte come per le qualificazioni.”