Sassuolo, parla Dionisi “Ayhan da valutare. Defrel, mi fido al 120%”
Alessio Dionisi è intervenuto ai microfoni in occasione della conferenza di preparazione a Sassuolo-Roma. Oltre agli aggiornamenti sull’infermeria si è soffermato sui giovani in rosa. Le parole dell’allenatore.
Sassuolo, le parole di Dionisi
Il tecnico neroverde si è espresso sull’accaduto con Traore in Coppa Italia: “Era lui che doveva chiedere scusa alla squadra e a me, e così è stato. Visto che la gente è sensibile a tutto quello che è polemica, dovrebbe anche essere sensibile al fatto che Junior a 5 minuti dal cambio era venuto a scusarsi. Ma era importante che si scusasse con la squadra e lo ha fatto”.
Gli aggiornamenti dall’infermeria: “Romagna e Obiang, oltre a Djuricic e Toljan. Ayhan dovremo valutare oggi, ieri non ha fatto niente però lo valuteremo oggi, conto che possa essere della partita“
Sulla prestazione e il futuro di Tressoldi: “Ha fatto bene. Quando è arrivato non credevo che in così poco tempo riuscisse a integrarsi e a giocare in questo modo, la prestazione dell’altro ieri però non mi ha sorpreso. In questo mese si è applicato, ci ha messo volontà, non conosce bene la lingua, i compagni, il gioco, però giochiamo a calcio, ha delle doti e lo ha dimostrato. Questo vale per tutti e anche per lui, la prima conta, la seconda conta di più, questa sicuramente aveva una valenza diversa”
Su Defrel che ha il compito di sostituire Scamacca: “Me lo aspetto come lo vedo in settimana, come l’ho visto quando è subentrato. Meriterebbe di giocare di più, ora ho dato più fiducia a Scamacca perché sta facendo bene, ma Greg è forte, faccio affidamento al 120% per lui. Mi aspetto che anche lui abbia voglia di fare di più l’attaccante, gioca spesso per gli altri, spero possa essere più egoista”.
Sugli ultimi arrivati e un loro possibile utilizzo: “Pronti subito no ma si stanno avvicinando. Oddei ha giocato poco ma dirà la sua, ha delle qualità e l’esperienza a Crotone gli è servita. Ciervo era alla Samp, è alla prima esperienza tra i grandi, è un 2002, è arrivato con un’ottima condizione, ma bisogna dargli tempo, troverà spazio. Ceide ha delle qualità soprattutto negli ultimi 30 metri è di per sé bravo, nei restanti 70 deve conoscere di più il calcio ma le nostre cose le sta imparando, è un’arma a gara in corso, dall’inizio ancora no”.