Sassuolo, Consigli: “Atalanta, ho sofferto l’addio. Pato l’attaccante che più mi ha impressionato”
Il portiere del Sassuolo Andrea Consigli è uno dei perni della squadra di Alessio Dionisi, un leader in campo e fuori. L’estremo difensore classe ’87 ha rilasciato una lunga intervista a DAZN, soffermandosi non solo sul suo momento col club neroverde, ma anche della sua carriera a livello globale, partendo dagli inizi all’Atalanta fino alla scelta del Sassuolo, club a cui è legato dal 2014.
Sassuolo, l’intervista di Consigli a DAZN
Consigli è ormai un veterano della Serie A e nonostante i 35 anni riesce ancora a fornire prestazioni di grandissimo livello. Il portiere del Sassuolo si è raccontato in una lunga intervista a DAZN, parlando del legame con l’Atalanta, club in cui è cresciuto calcisticamente: “Ho cambiato, di fatto, solo due squadre in carriera, escludendo i prestiti alla Sambenedettese e al Rimini. Sono cresciuto nelle giovanili dell’Atalanta, ho fatto tanti anni lì, mi sentivo un pò come Berardi e Raspadori si sono sentiti qui: un prodotto del settore giovanile con senso d’appartenenza al club. Non nego che ho sofferto l’addio all’Atalanta, non me lo aspettavo, soprattutto in quel modo. Sicuramente è stata una scelta particolare”.
Consigli ha poi raccontato nell’intervista la sua nuova pagina della carriera al Sassuolo, partendo dagli inizi. Inoltre ha anche svelato il motivo per cui nel club nero verde i giovani riescono a esprimersi al massimo: “Qui a Sassuolo all’inizio ero un po’ spaesato, era un ambiente molto familiare. Ricordo un episodio avvenuto a fine primo tempo a Verona, quando ancora ero agli inizi. C’era Di Francesco che urlava e il segretario entrò e si fece il caffè mentre l’allenatore parlava. Io ne parlai con Sergio Floccari e gli altri che mi dissero che erano cose normali. Ora queste cose non capitano più ma c’è ancora un clima molto familiare. I ragazzi qui a Sassuolo giocano senza l’ansia della prestazione e del risultato e possono esprimere il loro massimo potenziale“.
Consigli esalta Raspadori ed elenca i migliori giovani portieri
Consigli ha proseguito sull’unicità del club emiliano: “Il Sassuolo è cresciuto tanto come società ma questo clima familiare è la forza di questo club. Oggi i ragazzi del Sassuolo sono dei veri e propri atleti, meno personaggi e più professionisti“. Poi su Raspadori: “Un ragazzo diverso, un giovane vecchio, con la mentalità giusta. Un ragazzo per bene, applicato e tanto forte e al Napoli può trovare l’ambiente perfetto per esaltarsi. Lo vedo più come seconda punta dietro Osimhen”.
Consigli ha anche parlato di portieri giovani: “Il portiere più promettente guardando in Serie A potrebbe essere Vicario, mi piace anche Di Gregorio. Tra i giovanissimi dico Caprile, Carnesecchi e Turati. Se invece dovessi scegliere l’attaccante che più mi ha impressionato dico Pato: non c’entrava niente con tutti gli altri, peccato per i problemi che ha avuto in carriera”. Poi un pensiero su De Zerbi: “Sul campo è il migliore allenatore che ho avuto, se non sposi le sue idee è difficile seguirlo. Ad oggi, però, siamo la squadra di Dionisi che è riuscito a portare le sue idee ed è stato bravo a trasmettere quello che voleva”.