Il responsabile dell’area tecnica del Bologna, Giovanni Sartori, ha rilasciato un’intervista a “Il Corriere dello Sport”. Dal passato da calciatore al Chievo, agli inizi da uomo mercato, dall’esperienza atalantina al nuovo porto bolognese, sono svariate le tematiche affrontate dal 66enne nativo di Lodi durante la discussione. Di seguito, l’intervista del direttore del Bologna Giovanni Sartori.
Per iniziare, Sartori ha ricordato così i 21 anni al Chievo Verona: “Per il Chievo ho rinunciato anche a proposte importanti da club di prima fascia pronti a garantire quattro volte ciò che guadagnavo. Per anni decise il cuore, poi sono successe delle cose, al Chievo facevo ormai parte dell’arredamento e allora ho accettato l’offerta dell’Atalanta“.
C’è spazio per un pensiero al compianto Siniša Mihajlović, allenatore del Bologna al momento del suo approdo in Emilia Romagna: “Io l’ho vissuto troppo poco. Ci siamo confrontati su tante cose: su Cambiaso, su Ferguson… dopo il nuovo intervento solo qualche contatto telefonico. A Casteldebole c’era fiducia su un suo pronto ritorno. Poi il 12 settembre la società ha fatto una scelta. La nostra conoscenza è stata troppo breve, ma conservo il ricordo di qualche intima chiacchierata“.
Alla domanda su come abbia scelto Thiago Motta, il direttore del Bologna spiega: “Sono ancora curioso come un bambino e lui mi incuriosiva parecchio. L’avevo seguito a La Spezia perché lì avevamo tre giocatori atalantini, inoltre trovavo interessanti Nzola e Kiwior. Mi aveva colpito il calcio che proponeva: coraggioso, propositivo. Mi sono fatto un’idea più precisa mandando uno dei miei collaboratori a seguirlo per una settimana”.
Poi sul giovane tecnico rossoblù aggiunge: “Si è trattata di una scelta condivisa. Thiago è un grande comunicatore, molto diretto e deciso con la squadra, arriva subito ai ragazzi. Posso dire che ha migliorato il mio pensiero”.
Il rimpianto più grande? Drogba: “L’avevamo già preso all’Atalanta, saltò per un’inezia”.
Proseguendo, all’elenco di un gruppo di sei calciatori militanti nell’odierna Serie A – Hojlund, Thiaw, Daniliuc, Doig, Dia e Schuurs – che seguì per primo, sorridendo Sartori reagisce così: “Il destino ha voluto che fossero altri a prenderli. Il più impressionante è Hojlund, attaccante fantastico. L’estate scorsa tutti impazzivano per lui“.
Un commento generale sul campionato italiano in corso: “Un piacere veder giocare il Napoli, ma le altre big stanno deludendo. Sotto le prime sette c’è un notevole appiattimento. Un lavoro eccezionale lo sta svolgendo il Lecce anche se tutti lo davano per spacciato: Corvino si è mosso benissimo”.