Finisce in parità l’ultima partita della stagione per la Lazio. Il 3-3 contro l’Hellas Verona è valso ai biancocelesti il quinto posto in classifica, arrivando sopra i cugini della Roma. Il migliore dei ragazzi di Sarri è stato Felipe Anderson, autore di una rete e un assist. Trova il primo gol in campionato Jovane Cabral, portoghese arrivato a gennaio come vice Immobile. Sarri ha parlato in conferenza stampa dopo la partita per fare il punto sulla stagione dei suoi.
Sulle basi per il prossimo anno, Sarri ha commentato ai microfoni di Dazn: “Abbiamo fatto un percorso, andando a cambiare il modo di pensare il calcio. Ora giochiamo a calcio in maniera completamente diversa. È stato un percorso difficile pieno di problemi e difficoltà, ma la collaborazione dei ragazzi ci ha portato piano piano a cogliere questi segnali di buona crescita. Il rischio di perdere alcuni giocatori c’è, tanti sono in scadenza e tanti sono richiesti sul mercato. Quindi il rischio di partire da zero c’è“.
Dopo aver toccato l’argomento Milinkovic-Savic, Sarri risponde infastidito: “Vogliamo parlare della partita di stasera o no? Su Milinkovic-Savic non lo so, abbiamo finito la partita mezz’ora fa…due o tre giorni di riposo datemeli. Sul futuro dei giocatori bisogna chiedere alla dirigenza, perché io posso dare un contributo dal punto di vista tecnico, ma la politica della società non so quale sarà. Il Presidente ha detto anche a me quello che ha detto alla stampa sul futuro di Sergej, io sarei felicissimo di partire da Sergej“.
Sui troppi gol subiti in campionato, ben 58: “È chiaro che subire tanti gol a me non fa piacere. Un miglioramento lo abbiamo fatto anche da quel punto di vista, però non è chiaramente abbastanza. Poi stiamo prendendo gol in partite in cui non concediamo neanche tanto, come contro il Torino o contro lo Spezia, quindi esci dalle partite un po’ con questo amaro in bocca, di aver concesso poco e di aver subito parecchio”.
Sulla crescita della sua squadra in questa stagione, Sarri ha commentato: “Ho visto la voglia in tutti di cambiare pensiero calcistico, infatti da quel momento lì abbiamo risolto una buona parte dei problemi che avevamo. Qualcuno però, è rimasto ancora. Dal punto di vista tattico questa fragilità difensiva va risolta a tutti i costi, perché una squadra che subisce così tanto durante la stagione può avere dei passaggi a vuoto enormi, specie se si inceppa il meccanismo offensivo”.